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SEZIONE: « DIZIONARIO ESOTERICO »

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DIZIONARIO ESOTERICO SCHEDA N. «00895»

TERMINE: GESUITI
DEFINIZIONE:

Chierici regolari appartenenti all’ordine religioso della Compagnia di Gesù, fondata a Parigi nel 1534 da s. Ignazio di Loyola, con altri sei compagni. Approvata da Paolo III nel 1540, la loro regola, detta costituzione dell’istituto, aveva carattere e disciplina militare, ed in base ad essa i membri della Compagnia si ponevano a completa disposizione del pontefice per qualsiasi compito questi volesse affidargli per la maggior gloria di Dio (di qui il loro motto: Ad Maiorem Dei Gloriam). Dediti ad un’intensa vita interiore, alimentata dagli esercizi spirituali scritti da s. Ignazio, i G. dovevano far fronte a tutte le necessità imposte dalla Controriforma (v.) e dall’evangelizzazione di nuovi paesi. Inoltre, nel 1547, s. Ignazio affidò alla Compagnia il compito dell’insegnamento, che divenne una delle principali attività dei G. ed il punto di forza della loro diffusione. I membri dell’ordine si dividono in: novizi, scolastici e professi. A questi ultimi, che emettono i tre voti di povertà, castità ed obbedienza, più un quarto voto di obbedienza speciale al papa, si affiancano i coadiutori spirituali, che emettono soltanto i tre voti semplici. L’ordine comprende anche i coadiutori temporali, che attendono ai servizi materiali, e tutti poi dipendono da un preposto generale eletto a vita dalla congregazione generale. Alla morte di s. Ignazio (1556) i membri della Compagnia erano già più di mille, ed all’inizio del XVI secolo essi salirono a 13.000, che si diffusero in Francia, Fiandra, Germania, Polonia, Irlanda ed Inghilterra. L’attività della Compagnia si estese anche in India e Giappone, dove operò s. Francesco Saverio, raggiungendo infine il Congo, il Marocco ed il Brasile. In breve i G. assunsero la direzione dell’istruzione in molti Stati, e dal confessionale giunsero ad esercitare la loro influenza su molte corti e sovrani, specialmente nel XVII e XVIII secolo. A causa della potenza acquisita, la Compagnia fu oggetto di parecchi odi e gravi accuse da parte degli enciclopedisti e dei giurisdizionalisti, ed essa venne bandita, sotto vari pretesti, dal Portogallo (1759), Francia (1764), Spagna e regno di Napoli (1767) e ducato di Parma e Piacenza (1768), finché Clemente XIV, con il breve Dominus ac Redemptor, la soppresse nel 1773. Ristabilita nel 1814 da Pio VII con la bolla Sollecitudo omnium ecclesiarum, essa assunse durante il XIX secolo la funzione di difesa della Santa Sede contro le tendenze laicizzanti e liberali degli Stati europei e, specialmente in Italia, essa fu accusata di costituire un ostacolo alla realizzazione degli ideali nazionalistici. Nuovamente espulsa in tempi diversi dal Belgio, Portogallo, Spagna, Svizzera, Austria, Colombia, Germania e Francia, essa continuò tuttavia a svilupparsi, specialmente negli Stati Uniti, soprattutto grazie alle sue iniziative nel campo culturale e scientifico, e nel 1966 i suoi membri erano saliti ad oltre 36.000. La funzione educativa dei G. è esplicata in molti collegi, fra i quali alcuni di fama mondiale, come l’Università Gregoriana di Roma. Inoltre i G. pubblicano importanti riviste e periodici di studi filosofici, religiosi e storici, come "La Civiltà Cattolica" in Italia, "Etudes" in Francia, ecc. Y (Architettura) La necessità da parte dei G. di diffondere una fede religiosa che mirava alla riaffermazione del dogma attraverso la predicazione e la propaganda, provocò la formulazione di schemi abbastanza precisi nell’architettura chiesastica. Applicati inizialmente nelle chiese di Roma, tali schemi furono ripetuti in Italia ed all’estero. Il primo esempio di questo tipo di architettura fu la chiesa generalizia dell’ordine, detta appunto di Gesù, costruita a Roma fra il 1568 ed il 1575 dal Vignola (1507-73). La chiesa a croce latina è costituita da un’enorme navata centrale coperta da volta a botte, fiancheggiata da cappelle laterali, e terminante in un breve transetto sormontato da una cupola ed in un’abside semicircolare. La facciata fu realizzata nel 1575 dal Della Porta, e costituì, come il resto dell’edificio, un prototipo di questo tipo di architettura. Moltissime chiese sia in Italia che in Europa, si rifecero al modello vignolesco, che si diffuse per oltre due secoli. Fra queste vanno segnalate s. Fedele a Milano (Tibaldi, 1569), s. Michele a Monaco di Baviera (Miller e Sustris, 1582-97), s. Pietro a Gand (1629-49), Val-de-grace a Parigi (mansart, 1645) e s. Michele a Lovanio (1560-70).

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