DEFINIZIONE:
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Organizzazione politica creata da Giuseppe Mazzini, che la
costituì a Marsiglia nel 1831. Si rivolgeva alla totalità del popolo, e
particolarmente ai giovani, allo scopo di educarli al culto del dovere verso la
società e verso la patria. Aveva come simbolo un ramoscello di cipresso, ed ebbe
subito un indirizzo d’azione rivoluzionario, unitario, democratico e
repubblicano. Nonostante le sue strutture organizzative fossero clandestine, il
suo programma era palese e pubblico, in polemica con i metodi adottati dalle
sette segrete, e in particolare dalla Carboneria (v.). Gli affiliati erano
suddivisi in federati semplici e federati propagatori. Si diffuse rapidamente,
specie tra gli intellettuali e gli artigiani dell’Italia settentrionale,
assorbendo altre sette democratiche (gli Apofasimeni nel 1832, ed altri).
Colpita da persecuzioni, fu praticamente travolta dal fallimento dei moti
mazziniani del 1834. Ricostituita nel 1838, si rivelò poco vitale, e venne poi
sciolta nel 1848 per dare origine all’Associazione Nazionale Italiana. Il
giuramento prestato dai suoi adepti era: "Nel nome di Dio e dell’Italia. Nel
nome di tutti i martiri della santa causa italiana, caduti sotto i colpi della
tirannide, straniera e domestica. Pei doveri che mi legano alla terra ove Dio
m’ha posto, ed ai fratelli che Dio m’ha dati, per l’amore, innato in ogni uomo,
ai luoghi ove nacque mia madre ed ove vivranno i miei figli, per l’odio innato
in ogni uomo al male, all’ingiustizia, all’usurpazione ed all’arbitrio, pel
rossore ch’io sento in faccia ai cittadini dell’altre nazioni, del non aver nome
né diritti di cittadino, né bandiera di nazione, né patria, pel fremito
dell’anima mia creata alla libertà, impotente ad esercitarla, creata
all’attività nel bene ed impotente a farlo nel silenzio e nell’isolamento della
servitù, per la memoria dell’antica potenza, per la coscienza della presente
abbiezione, per le lagrime delle donne italiane, pei figli morti sul palco,
nelle prigioni, in esilio … io giuro di consacrarmi tutto e per sempre a
costituire l’Italia in Nazione Una, Indipendente, Libera e Repubblicana, ora e
per sempre. Così giuro, invocando sulla mia testa l’ira di Dio se io tradissi in
tutto od in parte questo mio giuramento".
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