Buon giorno! oggi è Giovedì 18 Aprile 2024 ore 5 : 38 - Visite 1475091 -

BENVENUTI SUL SITO WWW.ECROS.IT
Logo di Ecros.it con scritta a fuoco
divisore giallo animato
TestataEsoterismo-510x151.jpg
MENU NAVIGAZIONE
SPAZIATORE bianco
Lineablu

SEZIONE: « DIZIONARIO ESOTERICO »

Lineablu
SPAZIATORE bianco

DIZIONARIO ESOTERICO SCHEDA N. «00914»

TERMINE: GISORS
DEFINIZIONE:

È il nominativo collegato ad uno storico episodio che ha riguardato i Cavalieri dell’Ordine del Tempio (v.Ordine di Sion, e Olmo di G.). Tale nome è anche collegato ad un castello esistente nella valle dell’Epte, un tipico edificio templare a pianta rotonda, di cui sono rimasti in piedi i muri perimetrali e la torre. Già nel 1857 l’archeologo Gèdèon Dubruil asseriva che da esso si diramavano vasti sotterranei. Ma solo dopo la Seconda Guerra Mondiale, dopo che un bombardamento nelle vicinanze ebbe scoperchiato parte di un cimitero sotterraneo merovingio, le sue affermazioni trovarono ufficialmente qualche credito. Nel 1962 ritornò famoso grazie all’esoterista e storico Gérard De Sède, con il suo volume Les Templiers sont parmi nous (I Templari sono tra noi), divenuto rapidamente un best-seller e l’oggetto di una controversia che non si è ancora spenta. Il tesoro dell’Ordine del Tempio si troverebbe proprio nel castello di Gisors, e sarebbe facilmente recuperabile. Tuttavia, a seguito di un misterioso complotto, le autorità avrebbero vietato di svolgervi scavi o ricerche di qualunque genere. Il tesoro dei Templari è rimasto un mistero insoluto da quando, nel 1314, l’ordine venne definitivamente distrutto da Filippo il Bello. Secondo la storia, parrebbe che i beni dei Cavalieri Templari, consistente nel contenuto di una trentina di cofani metallici, fossero stati tutti distribuiti tra altri Ordini cavallereschi e la nobiltà francese, ma sono in molti a sostenere che il grosso dei loro tesori si salvò, e giace tuttora nascosto da qualche parte. A Dubruil credeva ciecamente un certo Roger Lhomoy, appassionato cercatore di tesori e giardiniere a Gisors fin dal 1929. Nascostamente, fin dai primi tempi della sua presenza al castello, aveva iniziato la sua ricerca personale, che non aveva interrotto nemmeno quando l’edificio venne occupato dai tedeschi nel 1944. Nel 1946 Lhomoy si presentò al consiglio municipale di Gisors affermando di aver scoperto sotto il dongione della torre una cappella sotterranea "lunga trenta metri, larga nove, alta circa quattro metri e cinquanta". Lungo le sue mura, sostenute da corvi di pietra, si trovavano "la statua di Cristo e dei dodici apostoli"; a terra c’erano "diciannove sarcofagi di pietra lunghi due metri e larghi sessanta centimetri"; inoltre nella cripta erano custoditi "trenta cofani di metallo". Una descrizione simile avrebbe suscitato l’interessamento di chiunque, ma dopo aver dato un’occhiata distratta all’imboccatura della stretta galleria attraverso cui Lhomoy era disceso nel sotterraneo, gli uomini del consiglio municipale se ne andarono senza neppure aver provato a penetrarvi. Pur se trattato come un mitomane, l’ostinato giardiniere non si diede per vinto. Nel 1952 riuscì di nuovo a convincere l’amministrazione a permettergli di proseguire gli scavi. L’autorizzazione fu concessa, ma solo dietro il versamento di una cauzione talmente alta che Lhomoy fu costretto a rinunciare. Grazie ai buoni uffici di Gèrard De Séde, il giardiniere riuscì a esporre il suo caso in televisione, ma nuovamente i responsabili di Gisors rifiutarono ogni autorizzazione. Nel 1962, per ordine del Ministro della Cultura André Malraux, apposero addirittura i sigilli al dongione dove gli scavi avrebbero dovuto aver luogo. Nel 1964, dopo l’uscita di Les Templiers sont parmi nous, Lhomoy ritentò il colpo; alcuni giornalisti discesero lungo il passaggio e lo trovarono chiuso. Lhomoy spiegò che, dopo tutti quegli anni, era necessario ripristinarlo, ma la sua richiesta non fu accolta. Lo scavo fu ricoperto, la cripta dimenticata ed il caso definitivamente chiuso. Per Jean Markale, autore di Gisors et l’Enigme des Templiers, si trattava di un povero mentecatto affetto da manie, e le autorità locali avevano agito correttamente impedendo scavi che avrebbero inutilmente rischiato di compromettere la struttura e la stabilità stessa del castello. Per Gèrard De Séde invece, il giardiniere era vittima di una cospirazione, il cui obiettivo era quello di tenere nascosto agli occhi del mondo un oggetto preziosissimo e sacro: nella cripta di Gisors si sarebbe infatti trovato anche il misterioso Sacro Graal (v.).

SPAZIATORE bianco

Manina indica Giù Spaziatore Manina indica Giù
Spaziatore