DEFINIZIONE:
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Branca filosofica che ricerca l'origine, la struttura, i modi, la
validità ed i limiti della conoscenza. Può essere considerata una dottrina di
recente acquisizione, poiché assume piena autonomia soltanto nell'ambito del
pensiero moderno, da Cartesio a Kant, mentre nel pensiero antico e medievale non
riesce a distinguersi né dalla metafisica né dalla teologia. In origine la G. è
parte, con la metafisica, della filosofia speculativa, come teoria del conoscere
e teoria dell'essere (v. ontologia). Dopo il criticismo kantiano hanno origine
diversi indirizzi contrastanti, tra cui quello idealistico di Hegel (che tenta
la fusione tra pensiero ed essere, ovvero tra G. ed ontologia), quello
positivistico (che nel tempo tende all'abbandono di ogni premessa filosofica
della teoria della conoscenza, aprendola ai metodi deduttivi delle scienze
formali, quali logica e matematica), ed infine quello marxista, che tende a
subordinare la conoscenza al processo dei rapporti sociali ed economici. Nel
quadro del pensiero contemporaneo occorre sottolineare tre diverse correnti
filosofiche: 1) il pragmatismo americano, che collega la conoscenza al
comportamento ed al rapporto con l'ambiente; 2) la fenomenologia tendente a
riesumare motivi cartesiani e kantiani per affermare la coscienza quale centro
significativo d'ogni operazione umana; 3) l'esistenzialismo, che attraverso
Sartre ripropone in chiave di esistenza concreta il problema del limite della
conoscenza, cui sembra negata la via della costituzione positiva, avendo quindi
un potere nullificante. Attualmente la G. filosofica è vieppiù autonoma dalla
logica e dalla psicologia, nella misura in cui la logica formale e la psicologia
sperimentale si occupano del ragionamento e degli stati della coscienza con
strumenti diversi, verificabili e scientifici, anche in risposta a quesiti
diversi (il funzionamento piuttosto che la natura). Un'autonomia piuttosto
relativa, poiché sia la logica che la psicologia sono portate ad investigare il
fondamento delle loro operazioni, mentre la G. cade in inevitabili astrazioni
allorché ignora i risultati scientifici conseguiti nel campo della conoscenza.
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