DEFINIZIONE:
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Ordine, ma essenzialmente movimento di pensiero, di mera
ispirazione massonica, fondato nel 1776 da Adam Weishaupt (1748-1830), un
gesuita, professore di diritto canonico dal temperamento collerico e violento.
Denominato inizialmente Società dei Perfettibili, si adoprò per disseminare
tempesta in tutta Europa, in nome della libertà e dell'uguaglianza, mirando
all'abolizione delle leggi in vigore giudicate inique. Gli storici sostengono
che questo movimento ebbe per mezzo il nichilismo (dottrina negante in modo
radicale determinati sistemi di valori) e per fine il comunismo primitivo più
integrale, proponendosi così la distruzione dell’ordinamento politico e sociale
esistente. Nel corso di un importante convento massonico tenutosi a Wilhelmsbad,
il movimento degli I. si scontrò contro il muro d'indifferenza eretto dalle
varie obbedienze massoniche del tempo, che avevano sperato di conquistare alla
loro causa. Furioso e deluso, il Weishaupt (che aveva nel frattempo assunto il
nome di battaglia Spartacus) richiese allora ai suoi seguaci di disseminarsi
segretamente nelle diverse logge, di impadronirsi dei segreti dei lavori
iniziatici e di sfruttarle per preparare la grande Rivoluzione. Quel tentativo
doveva fallire, ma qualche illuminato, diventato libero muratore grazie alla
debolezza dei sistemi di reclutamento, si sarebbe lasciato poi andare a
dichiarazioni estremiste, in nome di un Ordine massonico che non poteva che
disapprovarle. Come conseguenza, molti storici avrebbero in seguito confuso la
Massoneria con l’Ordine degli I., attribuendogli così fisionomia e finalità,
impropriamente connesse alle prime intenzioni, che l’Ordine stesso non aveva mai
avuto. Nel 1783 gli I. furono sospettati di trame rivoluzionarie, tanto che
vennero dapprima incolpati di complotti contro le istituzioni dello Stato e
della Chiesa, e poi perseguitati. In seguito il duca Elettore di Baviera
emetteva un’ordinanza contro tutte le fratellanze sorte senza concessione
sovrana, dopodiché, nel 1785, l’Ordine venne definitivamente vietato dal Re di
Baviera, e messo al bando anche negli altri Stati tedeschi.
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