DEFINIZIONE:
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Lettera indirizzata da papa Leone XIII al popolo italiano in data 8
dicembre 1882, in cui sostiene che "essendo la massoneria una setta che ha
invaso tutto, non basta tenersi contro di lei, nelle difese, ma bisogna
coraggiosamente uscire in campo ed affrontarla". Per quanto riguarda la scuola e
le attività economiche, vi si legge: "La Massoneria si è impadronita delle
scuole pubbliche: e voi con le scuole private, con le materne, con quelle degli
zelanti ecclesiastici e di religiosi dell’uno e dell’altro sesso, contendete
l’istruzione e l’educazione della puerizia e gioventù cristiana, e soprattutto i
genitori cristiani non affidino l’educazione dei loro figli a scuole non sicure.
La Massoneria ha confiscato il patrimonio della pubblica beneficenza: e voi
supplite col tesoro della privata carità. Nelle mani dei suoi adepti ha ella
messo le opere pie: e voi quelle che da voi dipendono affidatele a cattolici
istituti. Ella apre e mantiene case di vizio: e voi fate il possibile per aprire
e mantenere ricoveri all’onestà pericolante. Ai suoi stipendi milita una stampa
religiosamente e civilmente anticristiana: voi con l’opera e col danaro aiutate,
promuovete e propagate la stampa cattolica. Società di Mutuo Soccorso ed
Istituti di Credito sono fondati da lei a pro dei suoi partigiani: e voi fate
altrettanto, non solo per i vostri fratelli, ma per tutti gli indigenti,
mostrando che la vera e schietta carità è figlia di Colui che fa sorgere il Sole
e cadere la pioggia sui giusti e sui peccatori".
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