DEFINIZIONE:
|
Termine derivato dal latino initium, che indica colui che si avvia
lungo il cammino indicato dall’Iniziazione (v.), allo scopo di sviluppare le
energie interiori possedute allo stato latente. Sono considerati I. i filosofi
ritenuti eredi intellettuali di antiche fratellanze che si occupavano di
Ermetismo (v.), di Gnosi (v.), di Qabbalah (v.), di Alchimia, e di quelle
scienze spesso definite occulte. Secondo Ivan Mosca (Quaderni di simbologia
Muratoria, G.O.I., 1977), "Non può esistere un manuale dell’I. Per diventare I.:
· ogni simbolo, ogni strumento, ogni canone sono supporti atti a catalizzare, a
sorreggere, a coadiuvare il lavoro interiore; · si deve indicare una
propedeutica di lavori individuali e collettivi, composta di precetti, regole,
modalità esecutive e tempi di attuazione. La Massoneria è un’istituzione
iniziatica che: · ignora la guida spirituale di un Maestro; · non si fonda su
alcuna dottrina, ma tutte le abbraccia e le supera; · si propone come Scuola
tesa alla ricerca di una via illuminativa; · in quanto compresa nella dinamica
della vita, e quindi nel suo continuo divenire, non pone paradigmi, assiomi o
dogmi, ma esige soltanto il sacrificio dei singoli componenti, affinché si
sforzino nella ricerca interiore alla scoperta di sé stessi, per poi compiere il
lavoro di gruppo". Osvald Wirth scrive (Il simbolismo ermetico, Ediz.
Mediterranee, 1969): "Paventando ogni profanazione, i veri I. si sono sempre
attenuti alla disciplina del silenzio, hanno sempre parlato poco e con estrema
cautela, e solamente alla presenza di discepoli fidati. La verità riconosciuta
doveva però essere alla portata di quanti fossero in grado di riconoscerla;
perciò immagini, allegorie e simboli fecero allusione a quanto richiedeva solo
d’essere intuito. Così le mitologie ed i poemi più antichi racchiudono
misteriosi insegnamenti, che si trovano nelle tradizioni religiose di tutti i
popoli, negli emblemi ricorrenti nei vari culti, e perfino nelle favole e nei
racconti di fate e di leggende popolari".
|