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SEZIONE: « DIZIONARIO ESOTERICO »

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DIZIONARIO ESOTERICO SCHEDA N. «01044»

TERMINE: INIZIAZIONE
DEFINIZIONE:

Complesso di riti o cerimonie con cui, presso le popolazioni a livello etnologico (v.), si effettua il passaggio di un membro della comunità tribale da una condizione di vita ad un'altra, oppure si accede ad una società segreta. Nelle religioni misteriche d'epoca classica ed ellenistica attraverso l'I. si passa dallo stato (o mondo) profano a quello sacro. Particolare importanza riveste l’I. cui erano soggetti i Faraoni, consistente in un rito di divinizzazione (in Osiride) e di intronizzazione cui erano soggetti al momento della loro consacrazione a sovrani d’Egitto. Tale rituale aveva lo scopo di affidare ad una sola persona il duplice potere di governo e spirituale. Dalle prime dinastie in poi tutti i Faraoni sono stati iniziati, con la sola eccezione della stirpe degli Hyksos (v.), poiché mai riconosciuti dalla potente casta sacerdotale. Presso i primitivi il novizio, al momento di uscire dallo stadio pubertale per entrare nella maturità, si sottopone a prove di resistenza e di coraggio: pene fisiche, talvolta a carattere transitorio (battiture, affumicamento, immersione in acqua ghiacciata) ma più spesso a carattere permanente (scarnificazioni ornamentali, avulsione di denti incisivi inferiori, taglio di falangi, tatuaggi, depilazioni, perforazione del setto nasale e dell'orecchio per introdurvi oggetti ornamentali, mutilazioni parziali degli organi genitali, come circoncisione e subincisione). Dalle cerimonie iniziatiche di norma sono sempre state escluse le donne. L'I. propriamente detta è spesso preceduta da un periodo di isolamento, durante il quale il novizio deve osservare particolari tabù alimentari o costretto a fabbricare utensili usati dalla tribù, oppure esercitato nello studio della danza rituale o di strumenti musicali. Il successivo rientro in seno alla tribù rappresenta per l'iniziato (per interpretazione magico religiosa) una specie di rinascita, ovvero il giovane morto come adolescente rinasce come adulto. Di probabile origine etnologica è l'I. misterica (v. Misteri) del mondo greco romano. Questa in genere comprende due o più gradi iniziatici. Il divieto assoluto imposto agli iniziati (mustai) ai Misteri (orfici, eleusini, mitraici, di Samotracia, di Andania) di parlare dei riti misterici, ostacola molto una conoscenza approfondita dei riti, che comprendevano cerimonie simboliche, accompagnate da canti, musica e danza, rappresentazioni mimiche riproducenti in modo stilizzato ed allusivo le vicende delle divinità (Demetra, Mirra, Cibele, Attis, Dioniso) oltre a particolari usi cultuali: p. es. gli iniziati ai Misteri eleusini consumavano birra d'orzo e portavano in mano una spiga raccolta in religioso silenzio. (G.O.I.) "Chi intenda essere accettato deve essere iniziato in seno ad una Loggia del Grande Oriente d'Italia od in una Comunione Massonica estera riconosciuta, soltanto con procedura legittima e rituale. La qualità iniziatica è indelebile" (Art. 6 della Costituzione dell'Ordine). Quando si entra coscientemente in contatto, per la prima volta, con una realtà esistenziale non descrivibile e, perciò non comunicabile, si vivono esperienze che possono dare origine ad una trasformazione interiore irreversibile. Da quel momento non si è più la stessa persona di prima. Questo avviene continuamente durante la vita, ma in genere non ci si sofferma con la dovuta attenzione su quanto si verifica in tali esperienze. Per superficialità si accettano le trasformazioni come scontate. Eppure, in tali istanti, potrebbe essere possibile cogliere molti profondi significati della vita, a incominciare dal rapporto di sacralità che potrebbe stabilirsi fra la vita e la nostra coscienza. Da epoche immemorabili gli uomini si sono riuniti per comunicare ad altri uomini, in forma rituale e sacrale, l'esperienza di una realtà esistenziale sconosciuta. Durante cerimonie solenni, il candidato, che ha deciso di affrontare tali esperienze e che è stato ritenuto qualificato, inizia un nuovo percorso nella vita, avendo vissuto una nuova realtà. A tale esperienza, del tutto incomunicabile ai non iniziati, viene tradizionalmente dato il nome di I.

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