DEFINIZIONE:
|
Nel linguaggio giuridico cattolico è sempre citata con il prefisso
"Santa", ed è il tribunale ecclesiastico formato da vescovi delegato fin dal XII
secolo ad individuare ed a perseguire il delitto di eresia per conto
dell'autorità ecclesiastica della Chiesa di Roma. Inizialmente istituita per
combattere contro i catari ed i valdesi, con il IV Concilio Lateranense (1215) e
con il Concilio di Tolosa (1229) ne venne decretata la competenza a ricercare e
giudicare tutti gli eretici, consegnandoli per il giusto castigo al braccio
secolare. Nel 1231-1235 Gregorio IX sottraeva l'I. alla giurisdizione dei
vescovi, per affidarla ad inquisitori permanenti dell'ordine domenicano, di
nomina pontificia. Gli stati europei si schierarono con la Chiesa contro gli
eretici, poichè l'eresia religiosa costituiva una minaccia concreta all'ordine
costituito, diretta ad intaccare la sicurezza dello Stato. L'eretico, allorché
accertata la sua colpevolezza attraverso la confessione, spesso estirpata con
crudeli torture e sevizie d'ogni genere, veniva invitato al pentimento ed alla
ritrattazione. In caso di rifiuto, veniva condannato a pene corporali ed anche
alla morte sul rogo, mentre tutti i suoi beni venivano confiscati dalla Chiesa.
La sua azione si estese anche contro interi ordini (v. Templari) o collettività
(v. Albigesi e Valdesi) considerati colpevoli di eresia. Y (Spagnola) Una Bolla
di Sisto IV del 1478 autorizzò Ferdinando il Cattolico ed Isabella di Castiglia
a nominare inquisitori di loro fiducia. In Spagna la lotta fu condotta contro
gli ebrei, convertiti formalmente al cattolicesimo ma segretamente rimasti
fedeli alla legge mosaica (i cosiddetti marranos), e contro i moriscos, i
musulmani convertiti. Y (Romana) Fu istituita da Paolo III nel 1542. Nel 1908
assunse il nome di Sant'Uffizio. Essa rappresentò uno strumento terribile
impiegato per combattere aspramente soprattutto la Riforma luterana ed i suoi
seguaci, specialmente in Italia.
|