DEFINIZIONE:
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Formula con la quale, soprattutto nell’uso liturgico, si implora
l’assistenza della divinità. Nel mondo greco-romano si vari esempi di I., come
nella frase "Sive deus sive dea", con cui si accompagnava l’epiteto proprio di
una divinità, allo scopo di evitare possibili errori di formulazione. Nella
liturgia cattolica assume particolare importanza l’I. con la quale si accompagna
la consacrazione durante la consacrazione eucaristica. Y (Massoneria): La Libera
Muratoria Universale di norma onora la divinità aprendo il Libro della Sacra
Legge (v.) posto sull’Ara, e sovrapponendovi la Squadra ed il Compasso; poi il
Maestro Venerabile dichiara aperti i lavori, che dedica alla Gloria del Grande
Architetto dell’Universo (v.). Fa eccezione il Rituale Emulation, nel quale il
Cappellano (Chaplain), che vi sostituisce l’Oratore, prima dell’apertura dei
lavori, dice: "Poiché la Loggia è debitamente costituita, prima che se ne
dichiarino aperti i lavori, invochiamo la protezione del grande Architetto
dell’Universo su tutte le nostre imprese. Possano i nostri lavori così aperti
nell’ordine, proseguire in pace e chiudersi in armonia". Inoltre, prima della
chiusura dei lavori, il Cappellano dice: "Fratelli, prima di chiudere la Loggia,
esprimiamo con tutta reverenza ed umiltà la nostra gratitudine al G.A.D.U. per i
favori che abbiamo già ricevuto. Possa Egli continuare a preservare l’ordine,
cementandolo ed adornandolo con ogni virtù morale e sociale". Al termine di
entrambe le I. l’ex M.V. conclude con "Così sia". Y (Esoterismo): Sempre più
larga diffusione incontra in tutto il mondo moderno il ricorso alla cosiddetta
"Grande I.", adottata da varie organizzazioni esoteriche, specie dai praticanti
la tecnica di guarigione chiamata "Reiki" (v.), che così recita "Dal punto di
Luce entro la Mente di Dio, - Affluisca luce nelle menti degli uomini. - Scenda
Luce sulla Terra. - Dal punto di Amore entro il Cuore di Dio, - Affluisca amore
nei cuori degli uomini. - Possa il Cristo tornare sulla Terra. - Dal centro ove
il Volere di Dio è conosciuto - Il proposito che i Maestri conoscono e servono.
- Dal centro che vien detto il genere umano - Si svolga il Piano di Amore e di
Luce, - E possa sbarrare la porta dietro cui il male risiede. - Che Luce, Amore
e Potere ristabiliscano il Piano sulla Terra". Secondo quanto affermato da una
di tali organizzazioni, l’origine di questa grande I. risale al secondo
dopoguerra, allorché le atroci sofferenze della guerra e le angosciose
condizioni dell'intera famiglia umana indussero il Cristo a prendere una grande
decisione espressa in due affermazioni della massima importanza. Egli annunciò
di aver deciso di riprendere il contatto fisico con l'umanità, se questa avesse
fatto i passi iniziali per instaurare retti rapporti fra i propri membri; dette
poi al mondo (ad uso di tutti) una delle più antiche preghiere, sinora mai
permessa se non ai più elevati esseri spirituali. Egli la pronunciò la prima
volta nel 1945 al plenilunio di giugno, noto come plenilunio del Cristo, come
quello di maggio è del Buddha. Non fu facile tradurre quegli antichi versi (così
antichi da essere senza data o possibile riferimento) in parole moderne, ma lo
si fece, e la Grande I. che potrà divenire la preghiera universale fu
pronunciata dal Cristo e trascritta dai discepoli. I seguaci di questa
organizzazione esoterica ne ribadiscono la straordinaria potenza poiché già vi
ricorrono quotidianamente centinaia di migliaia di uomini; è già stata tradotta
in più di 18 lingue, è usata da gruppi di indigeni delle giungle africane e da
uomini che hanno alte funzioni direttive; tanto in America che in alcune nazioni
europee viene radiotrasmessa e non vi è luogo dove non se ne conosca l'uso. Si
sostiene che questa nuova I., se verrà grandemente diffusa, potrà essere per la
futura religione ciò che il Padrenostro fu per i Cristiani ed il Salmo 23 per
gli Ebrei. La Grande I. non apparterrebbe ad alcuno, né ad alcun gruppo, ma a
tutta l'Umanità. La sua forza e bellezza stanno nella sua semplicità, e nel suo
esprimere certe importanti e fondamentali verità che tutti gli uomini accettano,
in modo innato e normale. La verità che esiste un'Intelligenza fondamentale a
cui, vagamente, diamo il nome di Dio. La verità che, dietro ogni apparenza
esterna, il potere motivante dell'Universo è Amore: La verità che una grande
Individualità, dai Cristiani chiamata il Cristo, venne sulla Terra, e incorporò
quell'Amore perché potessimo comprendere. La verità che l'amore e l'intelligenza
sono effetti di quello che chiamiamo Volere di Dio; ed infine l'evidente verità
che solo per mezzo dell'umanità stessa il Piano divino di evoluzione in atto
sulla Terra, potrà trovare la sua attuazione, soltanto per opera dell'umanità
stessa (La Grande Sintesi, Guido Da Todi, Esonet).
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