DEFINIZIONE:
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Metodo diagnostico fondato sull’ipotesi che ogni situazione
patologica dell’organismo sia visibile nell’iride dei due occhi. È un concetto
antichissimo della medicina orientale, che si sta diffondendo anche in occidente
da una ventina d’anni. Le tracce delle malattie consistono in macchioline di
colore bianco, grigio, marrone o nero, che si formano in uno dei dodici
quadranti che corrispondono alle varie parti od ai vari organi del corpo. La
spiegazione del modo in cui una malattia di un organo induce il prodursi di un
segno nell’iride, implica l’accettazione dei concetti della fisiologia cinese,
secondo cui il corpo umano è interamente percorso da canali energetici. I
terminali di tali canali a livello dei bulbi oculari risentirebbero di
un’alterazione della circolazione energetica sviluppata lungo il percorso. La
lettura dei dati da parte dell’iridologo avviene per visione diretta, con
l’ausilio di una fonte d’illuminazione e di un cannocchiale, il tutto fissato ad
un supporto apposito..
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