DEFINIZIONE:
|
Termine arabo derivato da islam (v.). Identifica la religione fondata
e predicata in Arabia nel corso del VII secolo da Mahammad ibn 'Abdallah, noto
in Occidente con il nome di Maometto (v.). I suoi principi, i precetti (dogmi di
fede), le regole e soprattutto le rivelazioni, costituenti tale importante
religione monoteista, sono contenuti nell'al-Qur'an Corano (v:) e nella Sunna'.
Le rivelazioni sono rappresentate dai messaggi ricevuti da Maometto attraverso
l'arcangelo Gabra'il, Gabriele, ipostasi dello spirito divino, e quindi
direttamente da Allah (v.), il nome arabo di Dio. Il Corano fu redatto postumo
dal califfo Othman. La sunna contiene la biografia del profeta, e riporta le
decisioni di Maometto in materia morale e legale, un abbozzo di diritto pubblico
e privato con il quale risolvere ogni questione di etica e di diritto. L'I.
affonda le proprie radici nel cristianesimo, nell'ebraismo, nel zoroastrismo e
nelle religioni politeiste arabe. Queste ultime, tra le divinità venerate,
elencavano Yagut (il soccorritore), Ya'uq (il difensore), le dee Al-Manat (la
morte) ed Al-Uzza (la potente), ma soprattutto Allat (dea per autonomasia) ed
Hubal, denominato anche Allah (il Dio). Allah era destinato ad assumere una
funzione catalizzatrice fondamentale nel sentimento religioso arabo, poiché
legato al culto della Ka’Ba, la famosa "Pietra Nera", di probabile natura
meteoritica, incastrata in un cubo litico e venerata nel Santuario della Mecca
(v. Betilo). Y (Dogmi) I dogmi basici dell'I. sono sette: 1) unità ed unicità di
un Dio vivente (Tauhid), eterno ed onnipotente, ovvero monoteismo assoluto, con
esclusione di ogni forma di trinità o di incarnazione, cioè senza figlio o
compagno (Corano 5, 76-77); 2) immortalità dell'anima umana; 3) giudizio
universale e resurrezione dei corpi fisici; 4) premio o paga per i credenti, il
paradiso, costituito da piaceri naturali e sensuali (giardini ricchi di frutta
ed acqua, elemento vitale in Arabia, alla presenza eclatante di splendide
fanciulle, riservate però ai soli eletti, bellezze dagli occhi neri dotate di
verginità sempre rinnovata); 5) supplizio per gli empi, l'inferno, dotato di
fuoco eterno; 6) fatalismo o predestinazione, per cui Dio avrebbe già deciso per
ogni singola azione umana; 7) le rivelazioni divine ai profeti o Nabi, quali
Adamo, Seth, Enoch, Abramo, Mosé, Davide, Cristo e, più importante di tutti lui,
il rasul, l'inviato, Maometto. Y (Pratiche) Le pratiche islamiche sono cinque,
ovvero: · 1) proclamazione della fede, o Sahada, ovvero la frase urlata dal
Muezzin dall'alto del minareto: "la ilaha 'illa Allah, wa Muhammad rasul Allah",
che significa "non c'è altro dio all'infuori di Allah, e Maometto è l'inviato di
Allah"; · 2) preghiera rituale, o salat, da recitarsi cinque volte al giorno,
rivolti verso la Mecca, con abluzioni d'acqua o sabbia, costituite da Subh,
all'alba, Zuhr, dopo mezzogiorno, 'Asr, entro le 5 del pomeriggio, Maghrib,
prima del tramonto, ed Isa nel corso della notte; ultima la celebrazione
comunitaria nella moschea. La preghiera rituale è suddivisa da 2 a 4 sezioni,
con prologo ed epilogo, di cui una sezione corrisponde ad una litania
pronunciata in atteggiamenti diversi: seduto, in piedi, ricurvi e con la fronte
a terra. · 3) elemosina rituale, o Zahat, una specie di tassa per i poveri. · 4)
Sawn, il digiuno assoluto durante il mese del Ramadan (v.), ottobre-dicembre,
dall'alba al tramonto (riguarda fumo, cibo, bevande, e piaceri sensuali). · 5)
Hagg, il pellegrinaggio alla Mecca da compiersi una volta nella vita,
effettuabile se impediti, anche per procura. Altro obbligo è costituito dalla
Gihad, la guerra santa contro gli infedeli. L'I. non prevede una gerarchia
ufficiale, ma solo incaricati che guidano i fedeli nella pratica religiosa, come
il Muezzin già citato, l'Imam ed altre figure minori. Tra i musulmani l'istituto
del matrimonio (Nikah) è di tipi manandrico (un solo marito) poliginico (con più
mogli), ed è regolato sul modello della compra vendita: Ne è previsto lo
scioglimento per causa naturale (morte), volontaria (uni o bilaterale) e legale
(apostasia). Il diritto di proprietà è generalmente riconosciuto, così come
quello dell'uso e dell'abitazione, mentre sono esclusi sia il concetto di
servitù che quello di usufrutto. É una religione che pare soddisfare anche i
bisogni spirituali moderni, essendo ovunque in piena espansione, tanto da
annoverare un attuale totale di oltre 750 milioni di fedeli. L'I.
contraddistingue il sentiero della sottomissione, regolamentato appunto dal
Corano e dalla Suma, e comprende svariate suddivisioni in: · Sunniti,
rappresentanti la tradizione legale dell'Islam, fedeli al profeta ma anche alla
tradizione dei primi quattro califfi, che comprendono il 90% circa dei
musulmani; · in Sciiti, gruppo di sette dissenzienti dalla successione del
califfato dei figli di Alì, il quarto califfo, che inoltre considerano
illegittimi i primi tre di loro, ovvero Abu Bakr, Omar ed Othman: essi vivono
nell'attesa di un discendente califfo di Alì. A loro volta gli sciiti sono
suddivisi in Imamiti, Ismailiti, Kharigiti ed 'Ibaditi.
|