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SEZIONE: « DIZIONARIO ESOTERICO »

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DIZIONARIO ESOTERICO SCHEDA N. «01122»

TERMINE: LAMAISMO
DEFINIZIONE:

Derivazione di lama (v.). Religione basata sulle credenze e sulle istituzioni del Tibet, derivate dal buddhismo mahayana. Introdotto dal Nepal nel 632 d.C., ad opera del re Sron-brtsan-sgam-po, e sovrapposto all'originaria religione sciamanistica Bon, il buddhismo mahayana venne permeato di elementi tantrici nel 747 per iniziativa del filosofo indù Padmasambhava, e riformata più tardi dal "mago" bengalese Atisa (982-1054), dal monaco Rinc'en-bza-po (958-1055) e nel XIV secolo da Tson-k'a-pa (1357-1419), fondatore della setta dGelugs-pa. Nel XIV secolo questa setta, affermando la reincarnazione di alcuni Bodhisattva in corpi-fantasma (sprul-sku), fissò le basi per una monarchia sacerdotale, quella lamaistica, che ha governato il Tibet fino a pochi decenni fa. I Lama tibetani furono anche protagonisti della conversione dei Mongoli, e attraverso la dinastia mongola Yan (1280-1378), il L. si affermò anche in Cina, dove verrà seguito fin sotto la dinastia manciù dei Ching (1644-1911). Nel L. l'orientamento filosofico del buddhismo originario è stato profondamente modificato da contaminazioni della religione Bon (esorcismo, magia, strapotere sacerdotale) e del mantra (ritualismo, culto di divinità minori, di religiosi e di incarnazioni viventi del Buddha o lama incarnati). L'organizzazione della gerarchia lamaista, sotto molti aspetti simile a quella cattolica, si concretizza nelle figure del Dalai-lama (v.), con poteri politici e sede a Lhasa fino all'occupazione cinese del Tibet, e del Tashi-lama, con poteri essenzialmente religiosi e sede a Tashi-lhum-po, considerati la doppia incarnazione del Bodhisattva tibetano Chenresik. Il Dalai-lama era assistito dai k'am-po (consiglieri) e dai lama dei monasteri più importanti. L'autorità politica del L. è stata tuttavia vanificata nel 1959 con l'occupazione militare del Tibet da parte della Cina comunista. Il Dalai Lama stesso ha dovuto trasferirsi dal Tibet nei vicini Laddakh, Sikkim, Bhutan, Nepal ed India limitrofa. Il L. sopravvive oggi nel Tibet, e presso comunità tibetane esuli in territorio indiano. Il Pantheon del L. comprende cinque dhyani-buddha con cinque bodhisattva, seguiti da mille Buddha incarnati prima e dopo Sakyamuni, e comprende anche molti demoni. I testi sacri del L., codificati agli inizi del XIV secolo, sono il bKa'-agyur (parola tradotta, in 108 libri), che comprende la traduzione dei sutra (v.), ed il bsTan-agyur (dottrina tradotta, in 225 libri), collezione di commenti al bKa'-agyur e testi originari dottrinali e filosofici. I riti del L. comprendono una miriade di oggetti cultuali, come campane, amuleti, rosari, dorje (fulmini, cioè armi per combattere i demoni), e soprattutto il k'or-lo (mulino rotante o da preghiera).

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