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SEZIONE: « DIZIONARIO ESOTERICO »

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DIZIONARIO ESOTERICO SCHEDA N. «01126»

TERMINE: LANDMARKS
DEFINIZIONE:

Termine inglese traducibile in limiti, termini, segni di confine, linee di demarcazione. Fu usato per la prima volta nel 1721, ed è poi stato citato negli atti costitutivi delle Grandi Logge che hanno giurisdizione nelle Obbedienze delle varie nazioni. Il termine viene spesso confuso con regole e principi fondamentali della Massoneria. Vari studiosi ne hanno infatti elencati anche 25, come il Mackey nel 1858. In realtà non sono molti, come confermato dall'insigne studioso Roscoe Pound, Gran Maestro della Gran Loggia del Massachussets, che ne elenca sette, sottolineando che il loro rispetto da parte di ogni Massone dev'essere assoluto ed irrinunciabile, e la loro validità resta immutabile nel tempo: 1) Monoteismo; 2) Credenza nell'immortalità attraverso la filosofia massonica; 3) Il volume della Legge sacra, parte indispensabile dell'arredamento della Loggia; 4) La leggenda di Hiram del 3° grado; 5) Il segreto massonico; 6) Il simbolismo dell'Arte Operativa; 7) Il Massone dev'essere libero e di buoni costumi. Secondo Luigi Sessa (La questione dei Landmarks, Ediz. Bastogi, Foggia, 1985), al termine d'una indagine razionale e scientifica, conclude che "Gli autentici L. da conservare con cura, cioè quelli previsti dalla 39a Regolazione, sono e restano soltanto confini. linee di demarcazione da non superare. I L. garantiscono l'esistenza stessa dell'Istituzione per quanto concerne la sua autenticità ed identità di ordine iniziatico. Essi garantiscono le Istituzioni confinanti che la Massoneria non diverrà mai loro concorrente, invadendo la loro sfera di competenza, violando cioè i limiti o confini esistenti. La mancanza di demarcazione tra i territori porta alla confusione dei poteri iniziatici, religiosi e politici; a conflitti e lotte spesso insanabili tra le Logge; alla distorta ed umiliante strumentalizzazione dell'Istituzione massonica da parte di altri. Tali confini hanno le tre caratteristiche dell'universalità, dell'immutabilità e dell'antichità, che contraddistinguono i L. massonici. Come confini dell'Istituzione i L. sono universali, perché tutte le Logge, in quanto depositarie della Tradizione muratoria, devono conservare in ogni tempo e luogo i confini che le distinguono dalle istituzioni profane. Come confini dell'istituzione, i L. sono inalterabili, soprattutto nel senso che sono insopprimibili. Infatti anche se le vicende contingenti possono apportare modifiche all'andamento dei confini, il Deposito tradizionale deve sempre restare conservato in confini insopprimibili e, come tali, immutabili per l'inalterabile essenza iniziatica dell'Istituzione. Infine, i L. sono antichi, esistendo da tempo immemorabile; se essi sono intrinsecamente congeniti alla Tradizione, non possono essere coevi con la Tradizione stessa, quindi la loro origine si perde nella notte dei tempi". I L. richiamano il passo del Deuteronomio, in cui è scritto: "Non sposterai i termini del tuo Prossimo, stabiliti dai tuoi antenati, nell'eredità che avrai nel paese di cui l'Eterno, il tuo Dio, ti dà il possesso" (XIX, 14).

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