DEFINIZIONE:
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Considerato re degli animali per il suo aspetto nobile, da dominatore, è
simbolo di forza e di coraggio, di potenza e di sovranità. Presso gli egizi la
dea Sekhmet aveva la testa leonina, come Aion nel culto di Mitra. In India un L.
è la cavalcatura della dea Darga, la sposa di Siva, mentre il L. panciuto su cui
lo stesso Siva appoggia il piede simboleggia l'avidità. Fin dalla Genesi la
Bibbia parla del Cristo come L. della tribù di Giuda. Krishna per gli induisti è
un L., mentre per i musulmani lo è Alì, genero del profeta e L. di Allah. I
buddisti dicono che il Buddha ruggisce allorché insegna le sue Leggi. La quarta
incarnazione di Visnù come protettore della razza umana è nel L. Nel
cristianesimo è simbolo di vigilanza e di resurrezione, ed è associato
all'evangelista Marco. In astrologia è il quinto segno dello Zodiaco, ed il sole
vi si trova dal 21 luglio al 21 agosto, nel secondo mese dell'estate. Il suo
glifo è E , ovvero la coda del L., ed appartiene all'elemento Fuoco. Nel
linguaggio alchemico indica lo zolfo, elemento fisso. Esprime l'orgoglio,
l'ambizione e l'elevazione. È un segno privo di slancio, solo interessato alla
vita terrestre, materiale e non trascendentale. Piuttosto superstizioso, ha una
forte volontà di affermazione del proprio ego, e tende allo sprezzo della
volontà altrui: talvolta la sua autorità si tramuta in potere ed in
prevaricazione. Fortemente combattivo, è magnanimo, ma tende a sottolineare
qualunque cosa faccia. È un combattente nato, che tende a fagocitare i suoi
antagonisti. Dotato di grande senso organizzativo, concede facilmente fiducia
alle persone, un atteggiamento spesso superficiale che lo porta ad essere
tradito. Intelligente, è un entusiasta che tende a vivere nel miglio modo
possibile, pur avendo una grande nemica: la sua –presunzione, che può indurlo a
commettere gravi errori. Estremamente suscettibile, tiene a salvare le
apparenze, preoccupandosi molto dell’opinione altrui. Essendo egoista, è
disposto ad affrontare qualsiasi sacrificio pur di fare bella figura. Questo
anche perché ha una innata sensibilità che lo spinge alla ricerca della
bellezza, anche se solo appariscente. Molto sensibile alle lodi, è vanitoso, ed
il mezzo migliore per soddisfarlo è incensarlo. Notevole è il suo potere di
sintesi, e la capacità di vedere lontano, qualità che si associano ad una forte
intuizione, la quale talvolta può renderlo addirittura geniale. Pretende di
essere stimato ed è privo di invidia, le sue azioni sono dettate dal sentimento
e non da una fredda determinazione. Da bambino crede all’autorità degli adulti
e, quando può, a scuola fa di tutto per diventare un leader. È sempre leale, e
cerca di guadagnarsi la fiducia degli insegnanti e dei compagni. Prigioniero del
proprio ego, è preda delle passioni e sicuro del fatto suo. Sostanzialmente è un
istintivo, dalla forte sensualità, che ama circondarsi di partner belli di cui
vantarsi. Come compagno sceglie qualcuno che brilli per qualche motivo. La sua
gelosia è violenta, e non perdona i tradimenti che ferirebbero il suo orgoglio.
Ama con generosità, con autorità e passione, ma con scarso sentimento. Nel
rapporto a due non sopporta ferite al suo amor proprio. È un buon padre, che
però pretende molto dai propri figli.
Lettere di San Paolo: Le quattordici L. fanno parte integrante del Nuovo
Testamento, e sono considerate di primaria importanza sia nel campo dottrinale
che in quello pratico. Esse sono diversificate a seconda del destinatario,
ovvero: due ai Corinzi, due ai Tessalonicesi, una ai Galati, una ai Romani, una
ai Colossesi, una ai Filippesi, una agli Efesini, una a Filemone, due a Timoteo,
una a Tito e una agli Ebrei. Le lettere indirizzate a Tito ed a Timoteo sono
definite pastorali, in quanto vi sono indicate norme di guida dei fedeli per i
vescovi.
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