DEFINIZIONE:
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La denominazione Merlinus venne utilizzata per la prima volta da
Geoffrey di Monmouth nell'Historia Regum Britanniae, nelle Prophetiae Merlini e
nella Vita Merlini, ma il personaggio era già noto nelle tradizioni celtiche
come Myrddyn, dal nome della città di Caermyrddyn dov’era nato. Nella
latinizzazione, Geoffrey sostituì la /d/ con una/l/, altrimenti ne sarebbe
uscito un appellativo escatologico. Il M. storico visse probabilmente nel VI
secolo; sarebbe stato un Bardo gallese, identificato da alcuni storici con un
altro famoso Bardo, Taliesin, specializzato in testi profetici. La sua vita,
almeno secondo le incerte cronologie del basso medioevo, fu incredibilmente
lunga, tanto che certi commentatori ritengono che siano esistiti due Merlini
diversi. Myrddyn era stato infatti consigliere di Re gallese Vortirgern,
personaggio storico che regnò intorno alla metà del V secolo e, oltre cent'anni
dopo, aveva combattuto a fianco di Re Gwenddolau contro Rhydderch il Generoso
nella perduta battaglia di Arfderydd (575). Vuole la tradizione che il mago,
impazzito dal dolore per la sconfitta, si fosse di seguito ritirato in una
foresta per non mostrarsi più tra gli uomini. Della produzione letteraria di
Merlino resta un solo frammento dell'opera Afallenau: la strofa di una profezia
in un arcaico dialetto gaelico che nessuno è mai riuscito a tradurre: "Saith
ugein haelion a aethant ygwyllon - yng koed Kelydon y daruyant: kanys mi vyrdin
wedy Taliessin - Byathad kyffredin vyn darogan". Fu il Vescovo Alessandro di
Lincoln a richiedere a Geoffrey di "prophetias Merlinide Britannico in latinum
transferre", ovvero di tradurre le profezie dal gaelico al latino. Difatti le
Prophetiae Merlini (che, molto probabilmente, l'autore aveva reinventato) sono
precedute da una dedica all'alto prelato. Forse proprio grazie all'autorità del
committente, la Chiesa Cattolica considerò M. un profeta cristiano e degno di
rispetto; del resto, nella saga arturiana, è proprio il mago a innescare il
processo che permette al dio Unico di cacciare via i molti Dèi celtici (una
frase è tratta dal film Excalibur). Secondo Geoffrey, i poteri magici di M.
avrebbero avuto un’origine diabolica. Un’assemblea infernale, racconta la Vita
Merlini, ordisce un complotto per generare una sorta di Anticristo destinato a
diffondere il male nel genere umano. A questo scopo, la figlia di un ricco
mercante viene posseduta nel sonno da un incubo, ma rivela quanto è accaduto al
suo confessore. Questi traccia sul suo corpo il segno della croce, cosìcché,
quando il bimbo nasce, è irsuto come un demone, ma non ha il desiderio di fare
del male. Dal padre Satana, M. ha ereditato la capacità di conoscere il passato;
Dio stesso, attraverso la madre, gli ha conferito il potere di prevedere il
futuro. Molti anni più tardi, diventa consigliere di Re Vortingern che libera da
due draghi, poi di Re Uther Pendragon. Questi si innamora della virtuosa Ygerne,
moglie del Duca di Tintagel, la quale non ricambia le sue attenzioni. Il mago fa
allora in modo che il suo protetto assuma magicamente l’aspetto del Duca: così,
grazie a questo inganno, Uther concepisce Artù (v.), che Merlino prende sotto la
sua tutela finché diviene Re dei Britanni. Dopo l'unificazione dell'Inghilterra,
M. rivela al sovrano la sua missione più importante, la ricerca del Santo Graal
(v.). Viene poi imprigionato in una tomba di cristallo da Nimue o Viviana, la
Signora del Lago (da alcuni unificata con Morgana); ma dopo la morte di Artù
continuò a vivere su un altro piano. Secondo Geoffrey, M. è anche il
responsabile della presenza del complesso megalitico di Stonehenge (v.) nella
piana di Salisbury, dove l'avrebbe lui stesso trasportato per mezzo delle sue
arti magiche.
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