DEFINIZIONE:
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Nome derivato dall’ebraico Mesalah e dal greco Masada. Località dello
Stato d’Israele, sulla sponda occidentale del Mar Morto, ubicata su un vasto
pianoro a circa 300 metri di altezza. Vi si trovava un’antica fortezza ebraica,
fatta costruire da Gionata Asmoreo; qui, dopo la conquista partica di
Gerusalemme, si rifugiò Erode che la trasformò, dotandola di strutture che la
resero confortevole e molto più adatta alla propria difesa. Il questo luogo
resistettero (77-73 d.C.) gli ultimi gruppi di Zeloti (v:), promotori della
rivolta giudaica, sino alla presa da parte dei romani guidati da Flavio Silva.
Le legioni di Roma in quell’occasione subirono un tragico smacco, poiché
occuparono una città di morti: infatti tutti gli assediati, uomini, donne,
vecchi e bambini, si erano già suicidati, preferendo la morte all’onta della
resa. Gli scavi hanno messo in luce le costruzioni edificate al tempo di Erode
(37 a.C.): opere di difesa, cisterne, caserme e due palazzi con ambienti molto
sontuosi.
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