DEFINIZIONE:
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Per il Jainismo si pone un problema di qualificazione
analogo a quello presentato dal Buddhismo del Piccolo Veicolo. Si tratta di una
religione che non ammette una divinità creatrice, ma contempla una innumerevole
molteplicità di anime che, a contatto con la materia matrice, formano
l’universo. Il Jainismo offre il proprio culto a quegli asceti-eroi che hanno
ripulito la propria anima da ogni contaminazione materialistica, permettendole
di salire alla sommità dell’universo, al vertice del polo dell’Essere.
Diversamente dall’ateismo buddhista, quello jaina ammette una sostanza
spirituale eterna. Al riguardo vale la pena d’osservare che nel corso
dell’ultimo secolo, come annotato dal Bouquet nel 1941, sono state avanzate
interpretazioni panteistiche del Jainismo: "Vijana Dharma Suri, morto pochi anni
or sono, considerato dai jaina un grande santo, in un sermone tenuto davanti al
marajà di Benares asserì che è un errore accusare i jaina di ateismo, perché
essi credono nel Paratman, lo Spirito Supremo". In ultima istanza, nel Jainismo
il Grande Architetto dell’Universo si identifica con l’Anima (jiva), la sostanza
più elevata nella Realtà che plasma la materia (pudgala) e, recuperata
l’inerente onniscenza nella dimora dei liberati, sorta di collettività animica
costituente una versione jaina del Dio Altissimo. Quindi non può sollevare
stupore che tanto in India che in paesi di emigrazione indiana (come il Kenia ed
il Sud Africa), elementi di estrazione jaina abbiano avuto accesso ai Templi
massonici, in obbedienze regolari ed irregolari, raggiungendo nell’Ordine
posizioni anche autorevoli. Per quanto riguarda la cosiddetta Massoneria spuria,
occorre ricordare l’interessante capitolo della formazione di un gruppo jaina
"liberale", che nell’India della fine ‘800 cominciò a proporre un Jainismo
essenziale ed ecumenico, non dogmatico e non casuistico (com’erano invece le
principali scuole tradizionali), proiettandosi anche in occidente con il
sostegno offerto alla minuscola ed effimera Mahavira Brotherhood di Londra. Il
Bharat Jaina Mahamandal, denominazione della formazione jaina liberale, ebbe
stretti rapporti con la Società Teosofica di Annie Besant, leader della
Co-Masonry (Massoneria mista) angloindiana, e madrina di vari jaina candidati
all’iniziazione massonica.
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