DEFINIZIONE:
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La Comunione italiana adotta rituali in accordo con
gli Antichi Doveri, usi e costumi dell’Ordine, osserva il monoteismo, apre il
Libro della Legge Sacra sull’Ara del Tempio e vi sovrappone la squadra ed il
compasso, segue l’esoterismo nell’insegnamento ed il simbolismo nell’arte
operativa (Art. 3 della Costituzione del Grande Oriente d’Italia). Questo
significa che la Libera Muratoria contempla una religiosità universalista. Essa
tende ad avvicinare i suoi adepti all’essenza delle cose attraverso la ricerca e
la focalizzazione dei collegamenti tra i molteplici aspetti del pensiero, e tra
le diverse nature dell’essere umano. Pratica inoltre lo studio comparato delle
dottrine filosofiche e religiose mediante la drammatizzazione rituale,
escludendo qualsiasi scoria di superstizione. Le reiterate aggressioni subite in
250 anni da parte della Chiesa hanno reso inevitabile l’adozione di misure di
difesa, sia disciplinari che dottrinali e dialettiche. Queste ultime sono
talvolta sfociate in aperte ed esasperate polemiche, che di norma la Massoneria
considera oggi inutili se non controproducenti, preferendovi l’adozione della
ricerca del dialogo con il plurisecolare oppositore. Gli incontri tra massoni e
teologi della chiesa si sono moltiplicati ovunque, specie nell’ultimo
dopoguerra. Un esempio classico è costituito dal volume "Kirche und Freimaurer
im Dialog", Chiesa e massoni in dialogo, pubblicato nel 1975 e scritto
congiuntamente da un famoso Massone (Rolf Appel) e da un eminente teologo
delegato dalla Chiesa (Herbert Vorgrimler), dopo oltre sei anni di intensi
contatti tra loro. Vi vengono esposti ed evidenziati i moltissimi e
significativi punti di contatto che accomunano le due istituzioni, arrivando a
concludere che sono ormai maturate le condizioni per un definitivo
avvicinamento. Secondo il Moramarco, si può ipotizzare che la realtà di una
massoneria spesso profanizzata, abbia indotto i massoni più sensibili a
rivolgersi con maggior forza alle radici della loro identità. Nel contempo,
seguendo le linee guida che si è imposto da oltre un secolo, la legge della
tolleranza si è intersecata con la legge psicologica junghiana della
"enantidromia", ossia della convertibilità di un’istanza nel suo opposto. Il che
spiega come in una Comunione talora cedevole al mito positivista siano poi
fermentate idee barocche e leggendarie sul cosiddetto mistero massonico. Le
diverse riviste massoniche ufficialmente edite nel tempo dal Grande Oriente
d’Italia (Rivista Massonica, Hiram, Massoneria oggi), hanno pubblicato saggi
metafisici (G. Rocchi), lavori poliedrici di Emilio Servadio, vari saggi
sull’Induismo, sull’Ebraismo, sulla misteriosofia dei pellirossa (Carlo
Gentile), sull’epopea babilonese di Gilgamesh, sulla morte e sul Pitagorismo.
Una vera fiumana di autorevoli interventi, che dimostra un poderoso e crescente
fermento d’interesse per la spiritualità. Un chiaro richiamo rivolto alla
Comunione a rafforzare nel Tempio i legami ai più elevati valori dell’esistenza,
i soli che possano contrastare i deleteri influssi materialistici che
predominano nel mondo profano. Ne dovrà scaturire il massone nuovo, degno dei
compiti che lo attendono nel 2000, soprattutto finalmente nell’effettiva
condizione di pilotare l’Umanità verso le ineffabili mete dell’Era dell’Acquario
(v.).
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