DEFINIZIONE:
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Enciclica pubblicata da papa Giovanni XXIII nel 1961, nel
settantesimo anniversario della Rerum Novarum (v.). Si articola in quattro
parti: 1) una sintesi dell’insegnamento di Leone XIII, Pio XI e Pio XII; 2) il
compito della Chiesa nei confronti dei nuovi problemi delle società moderne; 3)
i problemi del sottosviluppo e dell’incremento demografico, e la necessità della
collaborazione internazionale; 4) il contributo insostituibile della dottrina
della Chiesa alla soluzione dei problemi sociali. Questa enciclica è rivolta
verso l’azione e l’attualità (Le Rivoluzioni nell’età contemporanea, di G. De
Rosa, Ediz. Minerva); è adatta all’epoca, conforme alle esigenze delle giovani
generazioni che rifiutano i discorsi accademici e disprezzano le astrazioni
dottrinali. L’enciclica riscosse favorevoli consensi, specie nell’opinione
pubblica del terzo mondo, come in India e nei paesi sottosviluppati. L’essenza
del messaggio è nel richiamo ad una politica mondiale fondata sull’effettiva
interdipendenza delle comunità politiche, e nella condanna di quei piani che
affrontano gli squilibri esistenti tra popolazione e mezzi di sussistenza in
maniera errata, ovvero con sistemi offensivi per la dignità umana, poiché
prevalentemente ispirati ad una concezione materialistica dell’uomo stesso e
della sua vita.
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