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SEZIONE: « DIZIONARIO ESOTERICO »

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DIZIONARIO ESOTERICO SCHEDA N. «01283»

TERMINE: MEDITAZIONE
DEFINIZIONE:

Le tecniche di meditazione trovano quasi esclusiva origine nell’estremo Oriente, Tibet ed India in particolare. Già subito dopo l’ultimo conflitto mondiale tecniche particolari, come lo Yoga, sono state importate in occidente, ove hanno incontrato un successo popolare immediato. In seguito sono state diffuse altre tecniche ma, negli anni 80, hanno cominciato ad affluire metodi meditativi esportati da grandi Yoga, personaggi emblematici che si sono presto imposti all’attenzione di tutti, ed all’ammirazione di vaste schiere di seguaci, che ne hanno adottato gli insegnamenti. Tra questi diffuse sono ancor oggi quelle tecniche utili ad accumulare salutari energie cosmiche, formidabili antidoti alla condizione di stress in cui è relegato l’uomo medio occidentale. Negli ultimi tempi s’è anche imposto il culto degli angeli, creature di cui si parla sempre più, che pare diffondano tra l’intera Umanità messaggi mirati a guadagnare un sempre maggior numero di proseliti, allo scopo di essere poi valido aiuto in vista dell’imminente avverarsi di quelli che vengono definiti gli sconvolgenti eventi di fine millennio. Si tratta degli eventi che dovrebbero inaugurare l’Era nuova dell’Umanità. Il dilemma dell’accettazione o meno di tale credenza rimane, ma non si può comunque negare è che si incontrino solo vantaggi nell’abbandonare gli scetticismi e credere nell’esistenza accanto a noi di questi esseri celestiali, come non vi è male alcuno nel sognare ad occhi aperti. Così come non c’è controindicazione nella meditazione, anzi non vi si intravedono che vantaggi. La scrittrice Giuditta Dembech (Gli Angeli nel nostro futuro, Ediz. L’Ariete, 1996) sostiene che "Meditare regolarmente è utile, poiché procura un immenso benessere su tutti i piani esistenziali dell’essere umano. Aumenta infatti la sensazione di benessere psicofisico, stabilizza l’equilibrio emotivo, migliorala capacità di apprendimento e la memoria, potenzia notevolmente la capacità creativa ed intuitiva. Per chiunque è decisamente consigliabile iniziare a meditare, sistematicamente, intelligentemente, dedicando q quest’esercizio salutare almeno quindici minuti ogni giorno. I benefici che se ne ottengono miglioreranno certamente la vita, senza alcuna controindicazione. É una sorta di tranquillante del pensiero e della mente. Calma le bufere dell’emotività, e rende limpida e serena come uno specchio d’acqua la superficie della mente. Sarà su questo limpido lago che si poseranno i pensieri e le intuizioni provenienti dai piani più sottili dell’essere". Meditazione di base: Lo schema che segue è rapido ed efficace per incominciare a meditare. Occorre seguirlo punto per punto. Tra un asterisco e l’altro é opportuna una pausa di alcuni secondi: · a) Seduti comodamente, a schiena ben diritta, posare le mani sulle ginocchia. Non é necessario stare seduti sul pavimento con le gambe incrociate: se non ci si é abituati vengono i crampi, e si perde la necessaria concentrazione. Se il corpo é a disagio la mente vi rimane incatenata. Quindi, come punto di partenza, assicurarsi di stare ben comodi. · b) Emettere tre respiri lenti e molto profondi, inspirando dal naso ed espirando dalla bocca. · c) Restare per un paio di minuti senza pensare a nulla di particolare. Ci si accorge presto che tutti i pensieri si affolleranno alla mente: osservarli con distacco, imparzialmente, senza lottare per scacciarli. · d) Conseguita la quiete interiore, emettere un ulteriore respiro lento e molto profondo, e poi ripetere nel silenzio della mente un antichissimo Mantra (v.): "SO HAM". · e) Il Mantra va ripetuto con estrema calma e lentezza, per circa quindici minuti. Non occorre far altro. · f) Accadrà sicuramente di distrarsi, e ci si accorgerà di stare inseguendo diversi pensieri e che non si sta recitando più il Mantra. Occorre insistere, tornando a ripeterlo, soffermando l’attenzione sulle due sillabe. Continuare per circa quindici minuti. La meditazione é serenità, semplicità e purezza. La mente va lasciare scivolare dolcemente sulle due sillabe, libera ed elastica, senza tentare o sollecitare la ricerca di alcun incontro eclatante; pertanto non va irrigidita nell’aspettativa di "qualcosa" che deve accadere. Al termine dei quindici minuti sembrerà che non sia accaduto alcunché; invece nelle profondità dell’essere state creando uno spazio azzurro. Proprio quello spazio che é normalmente soffocato dai pensieri, dalle preoccupazioni e dalle emozioni. Sarà lì che potrà avvenire il dialogo con noi stessi e con l’essere che ci guida ed assiste costantemente. Ritagliare uno spazio di soli quindici minuti nell’arco della nostra giornata non é poi così assurdo, difficile né tantomeno impossibile. Ben presto ci si renderà conto che quello é stato ed é il tempo da noi meglio impiegato. Il tipo di meditazione esposto é essenziale, indispensabile, per eventualmente passare poi alla canalizzazione di energie di guarigione verso una persona ammalata. La meditazione infatti é il tramite ideale "per ricevere e trasmettere energie". È particolarmente efficace per indirizzare energie verso un ospedale, verso persone conosciute o sconosciute che hanno subìto o stanno subendo interventi chirurgici, verso le partorienti o chi versa in pericolo immediato di vita. "Ultimato l’esercizio sopra descritto", si passerà ad una peculiare forma meditativa indirizzata, come quella che segue, ovvero la Y Meditazione di guarigione: · a) Visualizzare la persona ammalata che si intende aiutare. Immaginare di trovarsi nella sua stanza oppure, se non la si conosce, visualizzatela a letto, al centro di una stanza in leggera penombra. · b) Immaginare di trovarsi nella stanza. Accanto a noi c’é un angelo guaritore, arrivato là perché ne abbiamo richiesto l’intervento con la precedente meditazione. L’angelo emette una leggera luce violetta che illumina l’intera stanza. · c) Visualizzare ora una luce dorata che dal nostro cuore passa alle nostre mani. Questa luce particolare non é che affetto e solidarietà provati per la persona ammalata, ovvero sono i nostri pensieri d’Amore ed il desiderio della guarigione. · d) La luce dorata fuoriesce dalle nostre mani per incontrare l’aura violetta dell’angelo. Questo contatto lo "attiva" e lo fa risplendere. Pregate l’angelo di aiutare la persona ammalata, di riversare su di lei la sua energia risanante. · e) A questo punto la luce violetta dell’angelo, portatrice di guarigione, é decisamente intensa, esaudendo la nostra richiesta sta facendo rifluire nel corpo dell’ammalato preziosa energia vitale. · f) La stanza ora è tutta illuminata, e dalle mani dell’angelo continua a sgorgare un fiume di luce che avvolge completamente il corpo dell’ammalato. La luce penetra all’interno dei suoi organi, e li rivitalizza. Il dolore viene attenuato, l’energia riequilibra le funzioni, l’ammalato riceve sollievo. Poi riposerà tranquillo. L’angelo rimarrà in seguito in quella stessa stanza, poiché quello è diventato il suo compito, onde esaudire la nostra richiesta. Rimarrà per portare benessere, fiducia e serenità. Aiuterà la guarigione e la successiva convalescenza e, qualora nel Karma (v.) dell’ammalato ci sia il grande balzo verso l’altra dimensione, lo accompagnerà con dolcezza, sostenendolo. Poiché la presenza dell’angelo ed il suo lavoro attivo, la sua possente azione, sono sempre resi possibili, e vengono sostenuti e mantenuti dalla ben indirizzata richiesta di un essere umano.

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