DEFINIZIONE:
|
Frutto originario dell’Oriente, simbolo della fertilità, della
fecondità, della proliferazione e della discendenza numerosa. Il frutto ricorda
quindi il biblico "crescete e moltiplicatevi". In Africa è tuttora simbolo della
fecondità materna, mentre in India le donne ne bevono il succo. In Persia. Terra
d’origine della pianta, nella poesia amorosa ricorreva spesso l’immagine
simbolica della M., associata alla descrizione lirica dell’amata: Anche la
Bibbia presenta questo significato estetico e poetico della M., come nel Cantico
dei Cantici 4, 3. L’uso massonico del simbolo si richiama alle decorazioni del
tempio salomonico, le cui colonne esterne erano ornate da melegrane simboliche
che, secondo il rituale Emulation, per l’esuberanza del loro seme denotano
abbondanza. In vari catechismi massonici, i semi della M. sono paragonati ai
Fratelli Liberi Muratori che popolano la Terra. L’auspicio implicito nel simbolo
è che essi possano esuberare, fruttificare e moltiplicarsi come semi di M. La M.
può pertanto legittimamente considerarsi l’equivalente figurativo del saluto
augurale massonico "Salute, Pace e Prosperità". Opportunamente il Moramarco
ricorda che, sotto il profilo iconografico, una M. semiaperta appare nel
ritratto di Massimiliano I d’Asburgo dipinto dal grande Albrect Drer, il
pittore ed insigne incisore luterano e misteriosofico del ‘500 tedesco. Nel
Tempio Massonico un gruppo di quattro M: disposte a piramide viene sistemato
sulla Colonna J dei Compagni d’Arte.
|