DEFINIZIONE:
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Dall’ebraico masiah, unto, è un termine usato nell’Antico Testamento
quale attributo dei re o del sommo sacerdote, in quanto unti dal Signore (I
Samuele 10, 1; 16, 13; ecc.). Secondo i Profeti, il M. è inviato da Dio per
realizzare un’epoca di felicità per Israele, ed il trionfo definitivo della
religione di Jahweh (Isaia 8, 1-7). In epoca postesilica (dopo Mosé) la missione
del M. assume carattere essenzialmente nazionale, di ristabilimento della
libertà di Israele, e determina la corrente religiosa del messianesimo (v:).
Secondo le scuole rabbiniche, il M., discendente di Davide, sarà preceduto dal
profeta Elia, e riporterà gli Ebrei nella loro terra, realizzando un
rinnovamento dell’umanità in un’epoca di prosperità, pace e felicità universale.
Nel giudaismo moderno non ortodosso il M. è identificato con un’idea di
giustizia universale. Nel Nuovo Testamento Gesù Cristo è considerato M.,
discendente del re Davide. Gli si riferiscono passi vetero-testamentari, come
Genesi 3, 14 ss.; 9, 25 ss.; 12,1 ss.; Salmi 2, nonché 6 ed 8; Isaia 11, 1 s.;
soprattutto 49-57.
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