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SEZIONE: « DIZIONARIO ESOTERICO »

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DIZIONARIO ESOTERICO SCHEDA N. «01312»

TERMINE: METALLI
DEFINIZIONE:

Termine con cui vengono indicati elementi chimici caratterizzati da diverse proprietà fisiche e chimiche qualitativamente simili. Per quanto riguarda le caratteristiche fisiche, i M., con la sola eccezione del Mercurio che è allo stato fluido a temperatura ambiente, sono tutti solidi, con temperature di fusione comprese tra 30°C. (gallio e cesio) e 3410 °C. (tungsteno). Presentano un caratteristico splendore (definito metallico), con colorazioni varianti dal bianco (argento) al grigio bluastro (piombo), e sono opachi. Le loro proprietà sono la tenacità, l'elasticità, la plasticità, la fragilità, la malleabilità, la durezza, la fusibilità, la volatilità, la conducibilità elettro-termica e le caratteristiche magnetiche. Y (Massoneria) L’espressione viene usata nei due sensi letterale e figurato. All’iniziando viene chiesto di spogliarsi dei M., ovvero denaro, gioielli ed oggetti metallici. É un atto liberatorio ed eloquente, in quanto insegna che tutto si paga in questo mondo, e che non si può sperare di ricevere senz’aver prima dato. Tale spoliazione simboleggia l’abbandono dell’attaccamento alle idee preconcette. Il profano deve sforzarsi di pensare da solo, e non conservare una viva dipendenza dai pensieri più piacevoli fino ad allora dominanti in lui (Geralde). Secondo Leadbeater, "Il candidato deve togliersi tutti i M. perché questi impediscono la circolazione delle correnti sottili". Per il Boucher, "I M. sono impuri, un’opinione risalente all’età della pietra, quando già era consentito offrire sacrifici o compiere il rito della circoncisione solo usando un coltello di pietra". Prima di accedere al Tempio e partecipare ai Lavori Rituali, ogni Massone deve spogliarsi dei M., ovvero deve abbandonare l’assordante loro rumore ed il loro pesante influsso, che nella profanità lo condizionano limitandolo, liberandosi anche delle passioni, che dei M. sono la conseguenza. Senza questo fondamentale atto preliminare, l’accesso al Tempio diventa una vera e propria profanazione. Y (G.O.I.) I simboli sono trasposizioni analogiche di concetti comuni. Così, nel caso dei M., si prendono in considerazione alcune delle loro proprietà fisiche per proporne altre analoghe, che si riferiscono a stati e modi di essere che non hanno però niente di materiale. I M. sono più o meno facilmente plasmabili dall'artista, resistono in analoga misura alle deformazioni esercitate dall'esterno, presentano caratteristiche diverse di inossidabilità. Si presentano infine con un contenuto non sempre esente da impurità. Perciò si prestano molto bene a rappresentare gli aspetti della forma del nostro personale Microcosmo. Nella produzione dei nostri simbolici metalli, puri o impuri che siano, gli artefici sono due: l'artista, all'interno del Microcosmo, e l'influenza del Macrocosmo tramite gli eventi. Tuttavia, i M. rappresentano sempre una forma del Microcosmo, della quale siamo in ogni caso responsabili, sia che si operi attivamente da artisti che passivamente da ricettori di eventi. Secondo la Tradizione massonica tutti i M., simbolicamente rappresentativi della materia, del mondo profano e delle passioni, debbono essere sempre lasciati al di fuori del Tempio.

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