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SEZIONE: « DIZIONARIO ESOTERICO »

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DIZIONARIO ESOTERICO SCHEDA N. «01328»

TERMINE: MILETO
DEFINIZIONE:

Dal greco Milhtoz, antica città dell’Asia Minore, ubicata sulla costa caria, alla foce del fiume Meandro, che fu capitale della Ionia. In età classica la città vantava antichissime origini, ricollegando la sua fondazione ai Cretesi; una pretesa in parte confermata dagli scavi archeologici, che hanno riportato alla luce resti di successivi insediamenti minoici e micenei. Probabilmente M. va identificata con la Milawanda dei documenti ittiti del XIV secolo a.C. Comunque in Omero i Milesii sono dei Carii, non Achei, alleati di Troia, e nella tradizione greca successiva i colonizzatori ionici di M. conquistano la città ai Carii, prendendone le donne in moglie con la forza. Tale colonizzazione risale almeno all’VIII secolo a.C., e nei due secoli successivi la città è nota come una delle principali colonie dell’Anatolia e, come la madrepatria, di successivi insediamenti nel Mar Nero e sulle coste adiacenti, inclusi Abido, Cizico, Sinope, Olbia ed Istro. Ulteriori insediamenti avvennero in Egitto, dove Naucrati rappresentò un importante centro commerciale milesio, e nella Magna Grecia, dove Sibari, prima della sua distruzione nel 510 a.C., mantenne con M. stretti rapporti. Retta da propri tiranni, che trattavano da pari con il re di Lidia (nel VI secolo Aliatte stipulò con M. un’alleanza), M. assunse una posizione privilegiata quando la Persia nel 546 a.C. conquistò i domini di Creso e le città costiere. Di conseguenza fu M. a dare ad avviare la rivolta antipersiana delle città ioniche (499 a.C.), per iniziativa dei suoi ex tiranni Istieo ed Aristagora. I Persiani la conquistarono dopo un lungo assedio, e la distrussero solo nel 494 a.C., dopo la vittoria navale di Lade. La sconfitta pose termine ad un lungo periodo di prosperità economica e di fioritura della cultura, che aveva visto il sorgere a M. della filosofia e della storiografia greca classica. Dopo la battaglia di Micale (479 a.C.) la città, nel frattempo risorta, aderì alla lega delio-attica; dalla metà del V secolo in poi ospitò una guarnigione ateniese, e tornò sotto il dominio persiano nel 412 a.C., dopo essersi ribellata ad Atene. Nel IV secolo fece parte dei domini di Mausolo, e fu liberata da Alessandro Magno nel 331 a.C. La città prosperò anche in età ellenistica; fece parte della provincia romana d’Asia dal 129 a.C., e decadde solo in età imperiale, a causa dell’interramento del suo porto. Y (Archeologia) I resti tuttora visibili della città si riferiscono alla sistemazione del V secolo a.C., seguita alle distruzioni persiane. L’impianto, forse progettato da Ippodamo di M., è caratterizzato da un reticolato ortogonale incentrato su punti cardini costituiti dalle agorà. Sull’insenatura del porto dei leoni si apriva l’agorà Sud, prossima al santuario di Apollo Delphìnios, costituito da un cortile costruito intorno all’altare; in questo edificio si custodiva l’archivio della città. Un’altra importante zona è quella del Bouleuterion, eretto verso il 170 a.C.. Nelle vicinanze della città, a Didyma, vi era il santuario di Apollo, un enorme complesso dominato dall’edificio ionico progettato da Paionios e da Daphnis.

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