DEFINIZIONE:
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Termine che definisce il movimento degli adepti della Chiesa di Gesù
Cristo dei Santi dell’ultimo giorno, setta protestante millenarista fondata nel
1830 a Fayette, New York, da Joseph Smith junior (1805-1844). Il M. nega il
peccato originale ed il battesimo degli infanti, sostiene (ormai solo
teoricamente) la poligamia e l’espiazione cruenta dei peccati, e si da una
rigida organizzazione teocratica su due livelli, uno dei quali iniziatico,
praticando la comunità dei beni e la subordinazione dei singoli alle decisioni
della comunità. In seguito a gravi torbidi religiosi, acuiti da motivi politici
e sociali che nel 1844 deteminarono il linciaggio dello stesso Smith ed una
scissione della setta,: la maggioranza dei Mormoni (v.) fu guidata dal massone
Brigham Young (1801-1877) in una leggendaria marcia all’Ovest, fin sulle rive
del Lago Salato, dove nel 1847 fu costituita la loro colonia di Salt Lake City
(Utah), da allora centro della setta. Dopo lunghe trattative con il governo
degli Stati Uniti e momenti di grave tensione, i Mormoni rinunciarono alla
codificazione della poligamia e dell’espiazione cruenta, ottenendo così nel 1890
l’autorizzazione ad organizzarsi politicamente nello stato dell’Utah, del quale
costituiscono tuttora la classe dirigente, pur nell’ambito di una costituzione
laica e democratica. La setta conta oggi circa tre milioni di aderenti, di cui
2/3 nell’Utah, ed ha dato origine ad un’intensa attività missionaria. Y
(Massoneria) Il codice della Gran Loggia dei Liberi ed Accettati Muratori dello
Stato dello Utah, nella sua edizione del 1958 recita: "La chiesa Mormone è
un’organizzazione i cui insegnamenti sono incompatibili con l’appartenenza alla
Fratellanza Massonica". Sembra essere questo l’unico pronunciamento statutario
del mondo che escluda i membri di una certa religione dalle Logge,
rappresentando quindi una sorta di scomunica massonica nei confronti di una
religione. Una situazione paradossale, considerato che Joseph Smith, profeta del
M., era massone, come molti altri grossi personaggi del movimento. Ma è
opportuno anche considerare che lo Smith fu ucciso nel 1844 mentre era in
carcere a Carthage (Illinois), da una folla antimormonica guidata da alcuni
massoni del luogo. Passando alla situazione nello Utah, centro del M., nel 1934
l’allora capo del M. A. W. Ivins dichiarò che "La chiesa Mormone non ha alcun
contenzioso con la Libera Muratoria o con qualsiasi altra organizzazione che sia
formata per retti scopi. Essa consiglia ai propri aderenti di astenersi
dall’identificarsi con qualsivoglia società segreta o giurata, credendo che
all’interno della Chiesa esistano tutti gli elementi necessari allo sviluppo
spirituale, sociale ed etico dei suoi membri. Abbiamo avuto modo d’osservare che
l’affiliazione ad organizzazioni segrete e giurate tende a distrarre le persone
dall’adempimento dei doveri verso la Chiesa. È difficile servire due padroni. Ma
un massone che divenga membro della Chiesa Mormone non è in alcun modo impedito
nell’affiliazione alla propria Loggia, né il fatto d’essere massone ostacola in
alcun modo la possibilità ch’egli riceva anche il più alto ordine sacerdotale".
Fuori dallo Utah la Massoneria non pone alcuna limitazione all’iniziabilità dei
Mormoni, tanto che il Mormone D. Lemons è stato recentemente insignito della
carica di Gran Maestro della Gran Loggia di California. Tra i Massoni qualcuno
(Hogan, Ambesi, Brengues) ha intravisto una dimensione esoterica negli
insegnamenti del M., specie nel trattato Pearl of Great Price di Joseph Smith,
di norma consegnato solo ai membri della chiesa Mormone. A molti però pare che
sia possibile tentare una lettura del genere su tutto l’impianto del M., che
pratica riti riservati di una certa pregnanza simbolica, azzardando motivi
teologici singolarmente, ma confusamente, proiettati verso una prospettiva
cosmica.
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