DEFINIZIONE:
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Termine derivato dall’ebraico nazir, separato, presso gli antichi Ebrei
indicava individui consacrato temporaneamente a Yahweh mediante l’adempimento di
determinati voti (astinenza da alcoolici e bevande inebrianti) e di oblighi
rituali (libera crescita dei capelli ed astensione dai contatti con cadaveri).
Furono N. Sansone (Giudici 13, 2-7; 16, 17), Samuele (I Samuele 1, 11) e lo
stesso Paolo di Tarso (Atti degli Apostoli 18, 18; 21, 23-26). L’uso continuò
fino all’epoca talmudica (IV-V secolo d.C.).
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