DEFINIZIONE:
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Corrente di pensiero politico del Risorgimento italiano, che
sosteneva come l’unità ed il rinnovamento nazionali dovessero essere ottenuti
con il consenso e per iniziativa della Chiesa cattolica. A tale conclusione i
seguaci del N. giungevano sviluppando il concetto romantico di cattolicesimo
come religione nazionale del paese, e da un’impostazione storiografica,
anch’essa di origine romantica, che vedeva nel Medioevo il momento formativo
della nazione italiana, e nel papato il difensore della sua indipendenza. Le
idee neoguelfe ebbero vasta presa su strati borghesi moderati della società
italiana, sensibili al problema nazionale ma timorosi di sviluppi rivoluzionari,
e pronti a vedere nella Chiesa una garanzia di moderatismo. Trovarono
espressione politica nei saggi di Gioberti su Il primato civile e morale degli
Italiani (1841) e Le speranze d’Italia (1844), con il loro programma di
un’unione federale di stati italiani presieduti dal Papa. L’avvento al trono
pontificio di Pio IX rappresentò il momento di maggior espansione del N., che fu
però travolto dai successivi avvenimenti del 1848, che dimostrarono la concreta
labilità dei suoi fondamenti, e spinsero i liberali moderati a fondare le
proprie residue speranze solo sulla monarchia sabauda.
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