DEFINIZIONE:
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Nome latinizzato di Michel de Notredame (St.Rémy 1503-Salon 1566),
medico ed astrologo francese. Compiuti gli studi di medicina a Montpellier,
esercitò la professione medica a Salon. Gli studiosi affermano che N. discendeva
dalla tribù di Issacar, i cui eletti la Bibbia sostiene essere in grado di
predire il futuro. Questi infatti disponevano dei preziosi libri contenenti le
più antiche formule magiche e, riportate in caratteri sacri, le "Parole di
Potenza" note ai soli iniziati dell’Antico Egitto. Chiamato alla corte di
Caterina dé Medici, nel 1564 divenne medico personale di Carlo IX. Dedicatosi
alle scienze occulte, divenne famoso con la pubblicazione di alcune ricette, ma
soprattutto per le sue profezie, raccolte nelle Centurie astrologiche (1550-66),
costituite da quartine redatte secondo un misterioso codice criptato, che
predicono il futuro del mondo fino all’anno 3797. Pare che tale stratagemma
fosse inevitabile per sfuggire alla persecuzione dell’Inquisizione, che già
teneva sotto controllo condotta ed opere di N. Nel corso dei secoli queste sono
state oggetto di innumerevoli tentativi di interpretazione, che non hanno
comunque portato alla scoperta di alcuna vera ed efficace chiave di lettura di
quelle predizioni. Intorno al 1980 il ricercatore torinese Renuccio Boscolo si è
proposto come unico in grado di farlo, avendo in qualche modo estrapolato il
proprio nome dalle stesse centurie, essendovi indicato da N. come unico
interprete in grado di decriptare il testo. Contemporaneamente insigni fisici e
matematici hanno proposto sistemi di interpretazione computerizzati, che si
basano su una vecchia lapide del 1536 rintracciata su un muro della vecchia
Torino. Nonostante l’impegno profuso da più parti nell’impresa, il mistero
rimane tale: le centurie sono ancora e sempre interpretate soltanto "a
posteriori", cioè a fatti avvenuti.
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