DEFINIZIONE:
|
Dal greco Olos, "il tutto, l'intero", che rappresenta il carattere di
totalità insito nelle cose, per cui ogni cosa potenzialmente influisce su ogni
altra. É alla base delle dottrine orientali, che ebbe in Aristotele il suo primo
propugnatore occidentale. Secondo Aristotele, sia i singoli soggetti che i
sistemi subordinano il loro comportamento ad un piano globale, da cui dipendono
ed in armonia col quale si muovono. È la teleologia aristotelica, da telos,
fine. Le implicazioni filosofiche e religiose di tale dottrina sono enormi.
L’esistenza di un disegno finale inserisce il concetto di destino, e dunque di
predestinazione, nonché dell’ipotesi di Dio. Compare da noi in veste di dottrina
scientifica agli albori del XX secolo, grazie al fisiologo inglese J. S.
Haldane. Un contributo determinante all'affermazione dell'O. come teoria
biologica è stato dato da A. Meyer Abich, il quale sosteneva che il concetto di
totalità (Ganzheit) risulta di primaria importanza nel campo biologico, poiché
solo esso consente una corretta comprensione dei fatti naturali nelle loro
diverse sfaccettature. Si tratta di una teoria intermedia tra il vitalismo
(dottrina che ammette un principio vitale distinto dall'anima e dall'organismo)
ed il meccanicismo. Significa che nelle applicazioni matematiche, come nei
fenomeni naturali, viene definita olistica ogni struttura in cui sia presente un
processo continuo di "feedback", o di controazione, tra le sue varie componenti.
L'approccio olistico evidenzia anche un nuovo sebbene antico rapporto tra
l'osservatore e l'oggetto osservato, che suggerisce l'idea di una trasformazione
che coinvolge entrambi per effetto dell'influenza reciproca esercitata dal
momento del contatto. I concetti di ordine e di caos vi si configurano quindi in
virtù di una relazione assoluta con il tutto, ma allo stesso tempo con
l'infinito significato di ciascuna parte, sia essa un elemento, un'azione od un
processo. L'O. vede una recente grande espansione nella sua applicazione,
permettendo di studiare in piena libertà mentale tutti i sistemi più complessi.
Ogni sistema viene trattato come entità particolare, che interagisce con altri
sistemi, quindi non è mai ridotto alla somma dei suoi componenti. Nell'O.la
logica non funziona, proprio perché la somma non vi dà mai il totale: infatti
somma e totale sono considerate due cose diverse. L'eminente fisico David Bohm
sostiene che non soltanto il tutto non viene definito dalle singole parti, ma
che l'esistenza stessa delle singole parti può essere definita dal tutto. L'O.
ha implicato la fusione della fisica e della biologia con la filosofia,
nell'azione di ricerca di una risposta ai grandi "perché" dell'essere umano
moderno.
|