DEFINIZIONE:
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Ordine Martinista: Fu fondato nel 1891 dall’istrionesca figura di Papus (Gerard
Encausse), che sosteneva d’aver ricevuto, dal precedente anello di una
ininterrotta catena, gli intimi insegnamenti di Louis Claude de Sant-Martin
(1743-1803). Questi sarebbero stati comunicati ad una ristretta cerchia di
discepoli, e tramandati in cenacoli che lo stesso Papus avrebbe rinvigorito
mediante la codificazione di un Ordine capace di meglio diffondere (oltre che
meglio vivere, attraverso una disciplina scolastica e ritualistica) gli
insegnamenti del Maestro. In realtà, e qui sta la clamorosa genesi di un
equivoco che caratterizza l’O.M., l’ispirata teosofia cristiana di Saint-Martin
(v.) non si ritrova minimamente rispecchiata nell’occultismo di Papus , che
nella sua confusa e talvolta mistificatoria approssimazione, precaria negli
assunti e tutt’altro che esteriore nelle modalità e nei frutti (intesi più come
illusori poteri che come reale maturazione interiore), non ricalca certo il
sofferto e luminoso sentiero della rigenerazione dell’uomo proposta dal grande
mistico. L’iniziale infedeltà del Martinismo al pensiero saint-martiniano non ha
pregiudicato, nel corso del tempo, l’emersione nel suo alveo di istanze e
personalità di notevole levatura spirituale, intimamente affini al Maestro.
Simbolismo e ritualità dell’Ordine evidenziano tracce di notevole suggestività
che, sottratti alle deliranti pretese di chi è convinto che segni statici od
azioni meccaniche possano condurre alla visione celeste, possono costituire
supporti sensoriali capaci di produrre efficaci risonanze interiori in chi li
pratica con retta intenzione, cioè in quanti sondano spesso il proprio essere
onde assicurarsi che esso respiri per il regno della verità e non per il
proprio, ovvero secondo il prezioso dettato del Tableau di Saint-Martin. L’O.M.
si articola in tre gradi fondamentali: Associato od Apprendista Cohen, Iniziato
o Compagno Cohen e Superiore Incognito o Maestro Cohen; esiste un quarto grado
di Superiore Incognito Iniziatore (S.I.I.) riservato ai S.I. di sesso maschile,
incaricati di trasmettere la tradizione. Tale grado fa parte del cosiddetto
Ordine Interiore Cohen, ed è seguito da altri: Gran Maestro Cohen, Maestro
Eletto Cohen, Cavaliere d’Oriente, Commendatore d’Oriente e Réau+Croix,
un’impostazione sancita nel corso della riunione internazionale martinista degli
Eletti Cohen, tenutasi a Parigi il 28 settembre 1962. L’O.M. è suddiviso in
Gruppi o Logge, come le Logge massoniche sono intitolate a persone, figure
mitiche o concetti, alla cui guida sta un Filosofo Incognito, vicario ideale di
Saint-Martin, che amava definirsi proprio con questo nome, così evidenziando una
volontaria negligenza verso la propria identità separata ed il desiderio di
attribuire ogni luce sprigionante eventualmente dai suoi pensieri unicamente
alla maggior Gloria di Dio. Il lavoro martinista si svolge su tre diversi piani:
1) quello della purificazione dell’individuo che, quale manifestazione
dell’Adamo decaduto, è facile preda degli spiriti prevaricatori; pertanto egli
deve vigilare a che i propri pensieri, le proprie parole e le proprie azioni
fluiscano dalla sorgente pura dell’essere (a tale scopo alcuni Ordini Martinisti
utilizzano un eserciziario scandito sulle fasi lunari); 2) quello della
purificazione dell’aura terrestre infestata dagli spiriti prevaricatori, un atto
compiuto mediante l’invio rituale di pensieri-seme, l’invocazione di gerarchie
angeliche e la cacciata simbolica degli spiriti decaduti da uno spazio sacro
preventivamente allestito; 3) quello del contatto con la "chose", ovvero con una
manifestazione sensibile del Riparatore, che confermerebbe e sigillerebbe la
validità, la pregnanza spirituale delle operazioni compiute. Tale schema
operativo sequenziale martinistico viene contestato da taluni Ordini (ad esempio
dall’Ordine Martinista italiano, che contende all’Ordine Martinista Antico e
Tradizionale la rappresentatività della tradizione in questione), con
l’asserzione di seguire un indirizzo di tipo meditativo ed introspettivo,
rifuggendo da pretese teurgiche. In effetti la linea indicata è tipica dei
raggruppamenti che si richiamano ad una sintesi di martinismo e martinezismo,
ovvero recuperando più o meno fedelmente elementi dell’operatività Cohen, ma è
pur vero che la specificità del Martinismo papusiano sta nella pretesa di
stabilire contatti con le virtù latenti nell’universo, più che nella scarna
pratica meditativa. Tra i simboli essenziali dell’O.M. si trovano la maschera
(simbolo di spersonalizzazione, l’atteggiamento mentale del Filosofo Incognito
che diventa lo sconosciuto tra gli uomini), il mantello (protezione simbolica da
quanto è estraneo alla natura di figlio della luce dell’adepto), il trilume
(simbolo del ternario come manifestazione divina), i tre colori (il bianco-Dio,
il nero-Natura ed il rosso-Uomo), il Sigillo dell’Ordine detto Pentacolo
(contenente il cerchio, il doppio triangolo e la croce, ovvero Dio, la Natura e
l’Uomo), l’arco (il Triangolo Divino filtrato dalla circonferenza della
manifestazione universale), la Croce (modello simbolico per l’Uomo in espansione
nelle quattro direzioni, teso a realizzare la quadratura del cerchio,
eleggendosi a segno dell’Unità divina) ed il nome divino (Dio si dà al creato
per Amore: Egli è pienezza dell’essere "yod" e trasparente matrice "he" che
diventa unità articolata "vau" che congiunge le prime due. È Sophia, perfetta
saggezza divina opposta a stoltezza umana e Fuoco divampante, l’amore divino
simboleggiato dal sacro nome di Gesù, caro al Martinismo). L’O.M. incita i
propri adepti allo studio di tutte le tradizioni e delle scienze dell’uomo,
valide comunque solo quale conferma ed integrazione dell’esperienza ontologica
della Croce (la Croce è ben anteriore al male, non è sofferenza, è radice eterna
dell’eterna Luce). Infine l’O.M. ricerca nella Bibbia, nelle varie Scritture
religiose, nei reperti mitologici e nella stessa Natura i collegamenti simbolici
e le tracce della Verità Prima, ovvero l’origine ed il destino dell’essere
umano. Il rapporto tra O.M. e Massoneria è di autonomia totale, anche se la
maggior parte degli aderenti maschi al Martinismo è sempre stata reclutata in
ambienti massonici. Una delle figure massoniche più colte e sensibili, Carlo
Gentile (m. 1984), denominato Antelius, è stato uno dei veri (non soltanto
virtuali) Superiori Incogniti del Martinismo. In Italia operano oggi due Ordini
Martinisti, di diverso orientamento: uno più mistico-gnostico, l’altro più
magico-cabalistico. I rispettivi bollettini, Ordine Martinista e La Tradizione
Esoterica, contengono spesso studi e meditazioni di buona caratura, anche se
(come tutti i materiali martinisti) altrettanto spesso si allontanano dallo
spirito di Saint-Martin, concedendo spazio alla presunzione di chi lascia
intendere di "sapere" ciò che in realtà, perdurando tale atteggiamento che
occasionalmente sconfina nel delirio dell’onnipotenza, gli sfuggirà sempre. (M.
Moramarco)
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