DEFINIZIONE:
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Nella chiesa cattolica sono così definite le società di vita
in comune, approvate dall’autorità ecclesiastica, i cui membri tendono alla
perfezione evangelica, pronunciando i tre voti perpetui, pubblici e solenni, di
povertà, castità ed obbedienza (Codex Iuris Canonici, 488). Si distinguono dalle
congregazioni perché i membri di queste pronunciano voti semplici. Gli O. sono
suddivisi in quattro categorie: O. canonicali, o dei canonici regolari
(Agostiniani, Premonstratensi e Crocigeri); O. monastici (Benedettini,
Certosini, Camaldolesi, Vallombrosani, Olivetani, Mechitaristi, Cisterciensi,
Antoniani e Basiliani); O. mendicanti (Francescani, Domenicani, Carmelitani,
Mercedari, Trinitari, Serviti, Minimi e Fatebenefratelli); chierici regolari
(Barnabiti, Gesuiti, Teatini, Somaschi, Camilliani e Scolopi). All’interno di un
O. si distingue normalmente: il prim’O. (maschile, risalente al fondatore, come
i Francescani, i Domenicani ed i Carmelitani); il second’O. (femminile, come le
Clarisse, le Domenicane e le Carmelitane); il terz’O. (laici che partecipano
alla regola compatibilmente con il proprio stato, per esempio di San Domenico e
di san Francesco).
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