DEFINIZIONE:
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Termine derivato dal greco paradeisoz, giardino, e
dall’iranico-avestico pairidaeza, da pairi, tutt’intorno, e daeza, baluardo.
Nella religione cristiana significa stato di felicità perpetua dopo la morte,
concesso come premio a tutti i veri giusti: è detto P. anche lo stesso luogo in
cui tale felicità viene vissuta. Come tale si distingue quindi dal P. terrestre
(v. Eden) dell’Antico Testamento (Genesi 2, 8). Tale concezione compare dapprima
nella escatologia giudaica precristiana: nel P. i giusti attendono il giudizio
finale e la resurrezione dei morti. Chiamato anche il "seno di Abramo" (Luca 16,
20), il termine P. compare solo tre volte nei testi neotestamentari (Luca 23, 4;
II Corinzi 12, 4; Apocalisse 2, 7). Il concetto di P. presso altre religioni è
sviluppato alla voce Escatologia (v.). L’Esoterismo moderno considera il P. alla
stessa stregua del Purgatorio e dell’Inferno (v.), definendolo Mondo Etereo
oppure spirituale, cui ogni spirito accede al termine della sua permanenza nelle
precedenti dimensioni fisiche ed astrali (v. Uomo e Morte). Pertanto è la fine
di ogni tappa nel percorso evolutivo stabilito nell’ambito dell’immenso e
perfetto mosaico universale.
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