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SEZIONE: « DIZIONARIO ESOTERICO »

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DIZIONARIO ESOTERICO SCHEDA N. «01554»

TERMINE: PARAPSICOLOGIA
DEFINIZIONE:

La moderna P. trae le sue origini da un movimento del diciannovesimo secolo chiamato Spiritualismo. Nel 1882 fu fondata a Londra la Society for Psychical Research, seguita nel 1885 dall'American Society for Psychical Research. I due gruppi si occupavano soprattutto dei medium, allora molto popolari: l'obiettivo era quello di appurare con mezzi scientifici se le manifestazioni, che avvenivano durante le sedute spiritiche, erano davvero determinate dalla presenza degli spiriti dei defunti o derivavano dall'esecuzione di abili trucchi. Per tutto l'800, comunque, qualsiasi manifestazione parapsicologica continuò a essere attribuita all'intervento degli spiriti; solo più tardi si ipotizzò la presenza di poteri naturali (anche se tuttora inspiegati), che con i defunti non avevano nulla a che vedere. I primi studi di carattere scientifico sui poteri ESP (v.) si svolsero presso l’"Istituto per lo studio del cervello e dell'attività psichica" di Leningrado. Il Professor V. M. Beckhterev vi istituì nel 1922 un gruppo di lavoro denominato "Commissione speciale per lo studio della suggestione mentale". La Commissione diede subito per scontata l'esistenza dei poteri ESP (che i successivi studi americani tentarono, invece, di provare scientificamente) e cercò di appurare come questi funzionavano. Alla base delle ricerche era la teoria del cervello radiante elaborata negli anni '20 dallo psichiatra italiano F. Cazzamalli, secondo la quale la Peredacha Myslej (trasmissione del pensiero) dipendeva da un fattore di natura fisica, probabilmente legato a fenomeni di carattere elettromagnetico. Alla morte di Beckhterev, nel 1927, la direzione del comitato fu assunta da Leonid M. Vasiljev, che portò avanti la ricerca per quarant'anni, con particolare riguardo alla possibilità di telecomando di esseri umani mediante una sorta di ipnosi a distanza, e della trasmissione di immagini e messaggi per via telepatica. Lo studioso che maggiormente sensibilizzò l'opinione pubblica sulle possibilità di studiare scientificamente i poteri extrasensoriali fu l'americano J. B. Rhine dell'Università di Durham (North Carolina, USA). Nel 1934 pubblicò un trattato rigorosamente scientifico intitolato Extra Sensory Perception, che rese celebre la sigla ESP e interessò il mondo accademico. Da quel momento altri studiosi di diverse università si dedicarono allo studio di quei fenomeni fino ad allora relegati nel mondo del folklore o della superstizione. Rhine catalogò le manifestazioni ESP in quattro filoni principali: · 1) La Telepatia è la capacità di leggere il pensiero e di trasmettere o ricevere veri e propri messaggi mentali; · 2) la Chiaroveggenza, nota presso gli antichi come seconda vista, permette di vedere con gli occhi della mente cose o avvenimenti distanti, a volte migliaia di chilometri; · 3) la Precognizione è l'abilità di predire fatti che si svolgeranno nel prossimo o lontano futuro; · 4) la Psicocinesi o Telecinesi, infine, è la capacità di spostare oggetti con la sola forza del pensiero. Alla sfera dell'ESP appartengono altri poteri, come la psicometria (praticata tra gli altri da Gerard Croiset), ovvero la capacità di leggere la storia di un oggetto mediante il semplice contatto con esso, e l'OOBE (acronimo di Out of Body Experience, esperienza extracorporea), cioè la possibilità di "vivere esperienze e sensazioni in un luogo diverso da quello in cui si trova il proprio corpo fisico", cioè, in parole povere, di viaggiare al di fuori del proprio corpo, un pò come si fa in sogno, ma con la precisa coscienza di ciò che sta accadendo. Secondo gli studiosi di questa insolita esperienza, a viaggiare è una sorta di nostro secondo io o doppio, che nasce insieme al nostro corpo fisico, il cosiddetto Corpo astrale. Questa entità mantiene un collegamento con il corpo fisico per mezzo di una sorta di cordone ombelicale; il corpo astrale si muove simultaneamente in due dimensioni: quella fisica vera e propria (infatti vede i luoghi che sta attraversando, sente gli odori eccetera) e quella eterea, dove tempo e spazio assumono valori molto diversi da quelli cui siamo abituati. Un corpo astrale può così trasferirsi in una frazione di secondo da Roma a Sidney, o, addirittura, sulla Luna (anche se invece alcuni sostengono che non può staccarsi dal pianeta). La microvisione è invece un particolare fenomeno ESP che permette di penetrare nel mondo dell'infinitamente piccolo. Nel 1895 Annie Besaint, grande cultrice di cose occulte, in collaborazione con Charles W. Leadcott, intraprese una serie di esperimenti durati oltre quarant'anni: l'esplorazione della struttura intima della materia proprio con questo procedimento. La Besaint e Leadcott videro addirittura il mondo degli atomi, che classificarono in sette categorie dotate di forme e caratteristiche differenti. C'era, nelle loro descrizioni, una buona dose di fantasia; sta di fatto, comunque, che alcune osservazioni operate per mezzo della microvisione, soprattutto per quanto riguarda la struttura molecolare del benzene e dei suoi composti, furono confermate successivamente dalla fisica. La più inquietante di queste scoperte è, senza dubbio, quella di atomi di forma identica ma composti in modo diverso, che i due ricercatori attribuivano a una sorta di allucinazione. Invece, cinque anni prima dei fisici atomici, la Besaint e Leadcott si erano imbattuti negli isotopi di alcuni elementi, ovvero atomi costituiti da un identico numero di protoni e un diverso numero di neutroni, dotati di proprietà chimiche identiche a quelle dell'originale, ma di proprietà fisiche differenti. Gli Espers o Scanners (termini che designano i possessori di fenomeni ESP nei racconti e nei film di fantascienza) sono divisi a loro volta in tre categorie: · 1) Espers accidentali (i loro poteri si manifestano solo in particolari circostanze, per poi sparire magari per sempre); · 2) Espers abituali, che possiedono sempre poteri ESP, ma non sono in grado di controllarli ed infine, · 3) gli Espers veri e propri, capaci di utilizzare a comando le loro facoltà. In più, sempre secondo Rhine, tutti indistintamente possediamo una piccola dose di ESP. Una conferma è data dall’osservazione insistente di qualcuno che volge le spalle. Dopo un certo tempo questi si sentirà a disagio e si volterà verso l’osservatore, come se avesse sentito il peso del suo sguardo, un peso che, dal punto di vista strettamente fisico, non avrebbe alcuna ragione di esistere (v. Metapsichica).

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