DEFINIZIONE:
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Nome attribuito dai primi coloni bianchi (dal francese Peaux-rouges)
alle tribù indigene dell’America settentrionale, Abnaki e Mohicani, per la loro
abitudine di tingersi il viso con ocra rossa. Il nome venne poi esteso a tutti
gli indiani delle praterie e, in genere, dell’intera America del Nord, anche se
avevano usi e costumi diversi. Tale popolazione discende direttamente dagli
indigeni che circa 12.000 anni orsono immigrarono nel territorio americano da
quello siberiano. I P. erano organizzati in grandi famiglie patrilineari,
riunite in clan totemici dediti, a seconda della collocazione geografica, alla
caccia, alla pesca, all’agricoltura od alla raccolta di prodotti naturali. Più
clan formavano una tribù, più tribù una nazione, tra cui la più vasta e potente
era quella dei Dakota. I clan erano di norma nomadi, ma si riunivano con tutti
gli altri della nazione una volta all’anno, per celebrare il rito che
simboleggiava l’unità del gruppo. In tale occasione si organizzava una grande
festa, durante la quale si svolgevano i riti di iniziazione dei giovani e la
danza del sole. La lotta con la quale si opposero ai coloni bianchi che li
cacciavano dai loro territori, durò oltre quarant’anni. I gruppi superstiti
vivono ora in riserve, istituite dalla metà del XIX secolo in vari Stati degli
Stati Uniti. Alcune tribù, ma soprattutto gli Algonkini, credevano in Manitù
(Grande Spirito, v.), una forza magica ed impersonale, presente in qualsiasi
fenomeno naturale come in ogni attività umana. Un concetto simile a quello del
Mava indonesiano. Si rivela agli uomini nel sogno o nelle visioni provocate dal
digiuno, sotto diverse forme animali concretizzate nei totem. Il paradiso degli
indiani è costituito dalle Grandi Praterie sempre verdeggianti e gremite di
bisonti, dove i defunti con onore cacciano sotto l’occhio benevolo di Manitù.
Gli indiani dell’attuale Canada sono noti come eschimesi, un termine
dispregiativo dal significato di mangiatori di pesce, ma il loro nome corretto è
inuit (uomo). Tale popolazione, oggi ridotta a circa 25.000 individui, dal 1°
aprile 1999 ha ottenuto la costituzione di una provincia autonoma, chiamata
Nunavut (v.), "la nostra Terra", avente per capitale Iqaluit (baia del pesce),
con 4.220 abitanti, di cui il 62% sono inuit (v. Ambiente).
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