DEFINIZIONE:
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Nome dell’antica porta orientale di Roma, nei cui pressi
l’artiglieria del neonato esercito italiano aprì la famosa breccia, attraverso
la quale i soldati al comando del generale Raffaele Cadorna entrarono nella
capitale vaticana, facendone la capitale d’Italia (20 settembre 1870).
Importante è stato il discorso commemorativo del centenario dell’evento, tenuto
dal Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia Lino Salvini: "Porta Pia! Un
simbolo a cui gli uomini hanno guardato per un secolo per ritrovare i motivi di
una vita dedicata alla Libertà ed alla Giustizia, per ritrovare nuove energie
nel duro cammino disseminato di ostacoli, incomprensioni e delusioni. Siamo qui
a ricercare il simbolo a cui hanno guardato, nel secolo che oggi si conclude,
gli uomini liberi d’Italia per ritrovare i valori tradizionali di una vita
costantemente protesa al raggiungimento della libertà e della giustizia per un
popolo da sempre oppresso dalla teocrazia. L’impresa è ardua perché, anche oggi,
se l’uomo ha saputo coordinare gli elementi essenziali di imprese esaltanti, non
ha peraltro ancora appreso le virtù fondamentali insegnate dalla Libera
Muratoria. L’Umiltà di non essere depositari di verità assolute, né religiose,
né politiche, né filosofiche, né scientifiche; anza che da quella realtà deriva.
Chi è più forte cerca di imporre il proprio pensiero e le proprie ideologie;
troppo spesso la prepotenza soffoca gli aneliti di libertà. Ancora oggi come
allora, nel mondo si muore per un’idea, per una nobile aspirazione. Cento anni
sono passati dalla breccia di P. pia; il mondo intorno a noi è progredito, ma le
tirannidi di ogni tipo non sono scomparse. La Massoneria, scuola d’Amore, di
Tolleranza e di Umiltà non ha concluso il suo compito: ancora ardua è la via
della Libertà, dell’Uguaglianza e della Fratellanza. Qui, di fronte alla breccia
di P. Pia, ancora una volta votiamo la nostra vita al bene ed al progresso
dell’Umanità".
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