DEFINIZIONE:
|
Secondo il Bacci, si tratta del più perfetto tra i numeri, essendo la
radice degli altri numeri e di tutte le cose. Esso rappresenta la prima potenza
matematica, e la virtù generatrice da cui derivano tutte le combinazioni. È
l’emblema del moto e dell’infinito, rappresentando quanto non è né corporeo né
sensibile. Il Q. è scomponibile in 1 + 3, la Monade ed il Triangolo, e
simboleggia Apollo, l’Eterno, l’essere vivente portatore di Dio, cioè l’uomo che
porta in sé il principio divino. Il quaternario era il simbolo usato da Pitagora
per comunicare ai discepoli l’ineffabile nome di dio, che per esso significava
l’origine di tutto ciò che esiste. È nel quaternario che si trova la prima
figura solida, simbolo universale dell’immortalità, ovvero la Piramide (v.). Gli
Gnostici pretendevano che l’intero loro edificio scientifico riposasse su un
quadrato, i cui angoli esprimevano il silenzio, la profondità, l’intelligenza ed
il vero. Secondo il Ragon, se il triangolo forma la base triamgolare della
piramide, il quaternario, con l’aggiunta dell’unità, ne forma il compimento, la
punta, il vertice, la sommità, la prima figura solida. Secondo Pitagora, dalla
Monade derivò la Duade indeterminata, dalla loro unione tutti i numeri, dai
numeri i punti, dai punti le linee, dalle linee la superficie, da questa i
solidi, dei quali gli elementi sono quattro; il Fuoco, l’Acqua, l’Aria e la
Terra; e dai solidi i corpi, la Decade o l’Universo. È considerato dalla
simbologia operativa il numero della realtà e della concretezza, dei solidi così
come delle leggi fisiche, della logica e della ragione. Il numero Q.- è
rappresentato con molta evidenza nella figura alchemica dell’Androgino, il
Rebis, di Basilio Valentino (v.).
|