DEFINIZIONE:
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Denominazione della sostanza purissima, o etere, che
anticamente, da Aristotele in poi, si riteneva costituisse i corpi celesti;
veniva definita quinta poiché aggiuntiva ai quattro noti Elementi (v.)
terrestri. Il termine venne poi adottato dai pitagorici, e nel linguaggio
alchemico rappresenta il distillato purissimo di una sostanza. Di qui il termine
prese a significare la caratteristica più specifica e pura di ogni cosa. Nel
romanzo magico seicentesco Il Conte di Gabali, la Q. viene così definita:
"Sperma che trattiene la Natura e l’Essenza o la proprietà della Massa e del
Limo della Terra, con la congiunzione del Macro, a guisa di Micro che è l’Uomo,
così come lo Sperma, diversamente non deve essere riconosciuto se non quale
prima lo concepì il Fattore, per poi trasferirlo nella Natura. La Massa da cui
Dio formò l’Uomo e lo Sperma, da cui deriva qualsivoglia seme".
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