Buon giorno! oggi è Venerdì 29 Marzo 2024 ore 1 : 28 - Visite 1459038 -

BENVENUTI SUL SITO WWW.ECROS.IT
Logo di Ecros.it con scritta a fuoco
divisore giallo animato
TestataEsoterismo-510x151.jpg
MENU NAVIGAZIONE
SPAZIATORE bianco
Lineablu

SEZIONE: « DIZIONARIO ESOTERICO »

Lineablu
SPAZIATORE bianco

DIZIONARIO ESOTERICO SCHEDA N. «01736»

TERMINE: RAMAYANA
DEFINIZIONE:

In sanscrito significa il viaggio di Rama, ed è il titolo di uno dei due massimi poemi indiani (l’altro è il Mahabharata), scritto da Valmiki nel IV-III secolo a.C. È composto di sette libri di 24.000 strofe complessive, dei quali sono stati riconosciuti autentici i libri II-VI, che esaltano la casta guerriera nella figura del protagonista, Rama, visto come un eroe puramente umano. I libri I e VII invece riconoscono in Rama l’incarnazione (avatara) del dio Visnù, e si pensa perciò che siano una aggiunta posteriore dei brahmana (sacerdoti), nel tentativo di avvicinare Rama alla loro casta. Nei libri II-VI Dasaratha, re di Ayodhya (l’odierna Oudh), nella regione di Kosala, ormai vecchio, vuole consacrare erede al trono il figlio Rama, ma la regina Kaikeyi, alla quale il re aveva promesso di esaudire due desideri, chiede che Rama sia mandato in esilio per quattordici anni, e sia eletto re suo figlio Bharata. Dasaratha, costretto a mantenere la promessa, muore di dolore, mentre Rama, nonostante le proteste di Bharata che non intende occupare il trono, va in esilio nella foresta insieme alla moglie Sita ed al fratello Laksmana. Qui vince i demoni Raksasa, che molestano gli asceti, ma per vendetta gli viene rapita la moglie dal re dei Raksasa, Ravana, che domina l’isola di Lanka. Per riavere Sita, Rama si allea con il popolo delle scimmie, fra le quali spicca per saggezza la scimmia Hanumat’, ed è proprio per l’accortezza di questa e per il valore di Rama che Ravana viene sconfitto ed ucciso dallo stesso eroe, che libera Sita per poi ripudiarla essendo in dubbio sulla sua fedeltà. Sita allora, gettatasi per disperazione in un rogo, chiama a testimone della propria fedeltà il dio del fuoco, Agni, che appare e la scagiona. Rama riprende la moglie con sé, e ritorna trionfalmente ad Ayodhya, sulla quale finalmente accetta di regnare. Nel I libro, detto Balakanda (sezione del fanciullo), si narra della incarnazione di Visnù in Rama, in seguito alle preghiere degli dei impauriti dalla potenza che il demone Ravana stava acquistando mediante una rigorosissima ascesi. Nel VII (ed ultimo) libro, detto Uttarakanda (sezione estrema), si narra del nuovo ripudio di Sita a causa delle maldicenze del popolo e del tardivo pentimento di Rama che, addolorato per la morte della donna, muore egli stesso tornando ad essere Visnù. Alcuni studiosi hanno voluto vedere nel R. la lotta tra gli invasori indoeuropei e le popolazioni indigene per il dominio dell’India; altri invece hanno visto illustrato nel poema un mito agreste, interpretando Sita (nata dal solco) come divinità tutelare dell’agricoltura, e Rama come pioggia fecondatrice. Il R., che contiene, oltre al racconto principale, altre narrazioni a carattere mitico, spesso quasi o del tutto estranee al tema centrale, è in vari punti prolisso; tuttavia nel complesso si rivela come opera di massimo dinamismo epico, di nobile e poetica sensibilità, di profonda saggezza e di raffinata arte. I suoi personaggi costituiscono ognuno la personificazione di un ideale. Così Rama è l’immagine della pietà filiale, dell’eroismo e della sovranità; Sita della fedeltà coniugale; Laksmana dell’amore fraterno; Hanumat della saggezza; Ravana del male. Molto amato e diffuso sia all’interno che al di fuori dell’India, dove viene tuttora letto e rappresentato, del R. abbiamo tre redazioni: quella di Bombay, quella bengalina o gaudana, e quella occidentale, differenti in vari punti l’una dall’altra.

SPAZIATORE bianco

Manina indica Giù Spaziatore Manina indica Giù
Spaziatore