DEFINIZIONE:
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Gli aspetti simbolici permettono di comprendere meglio il
concetto di "regalità" in Massoneria. Infatti essa rimanda ad un’idea spirituale
primordiale, del tutto diversa da quella prevalente nell’ambito profano, in
quanto mai si identifica con il monarchismo storico o con la distinzione
nobiliare. La regalità intesa in senso massonico è accessibile a quanti operino
per conseguire la signorìa interiore, essendo quel riflesso della Gloria Divina
che illumina l’aura di ogni soldato dell’Eterno, e coincide con l’integrità, la
vittoria sugli istinti ribelli e la perfezione conseguibile con il dominio delle
passioni. Tale regalità rappresenta l’elemento comune alle origini della
Creazione ed al suo epilogo: è dunque la prefigurazione della condizione
universale nell’eschaton, in cui tutti saranno re. La tradizione che ha più
lucidamente esposto i caratteri della vera regalità è probabilmente quella
zoroastiana, che la celebra nello Zamyad Yashr: "Noi celebriamo la tremenda
Gloria regale, che tutto conquista, che opera in alto, che possiede salute,
saggezza e felicità, che appartiene ad Ahura Mazda, poiché mediante essa Ahura
Mazda fece le creature, molte e buone, molte e belle, molte e prospere, molte e
splendenti. Affinché esse possano restaurare il mondo, che da allora non
invecchierà né morirà, non declinando né marcendo, eternamente vivendo e
crescendo. Allorché i morti risorgeranno, la vita e l’immortalità verranno, ed
il mondo sarà restaurato ". In conclusione si può affermare che la regalità
spirituale, scopo e fondamento della Creazione, si accoppia inscindibilmente
alla Verità (v.).
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