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SEZIONE: « DIZIONARIO ESOTERICO »

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DIZIONARIO ESOTERICO SCHEDA N. «01763»

TERMINE: RENNES-LE-CHATEAU
DEFINIZIONE:

Nella Francia del 1892, la piccola chiesa di Rennes-le-Chateau necessitava ormai da decenni di riparazioni, ed il parroco, Franois Berenger Saunière, era riuscito a raccogliere faticosamente il denaro necessario. Per prima cosa il sacerdote si occupò dell'altare: la lastra di marmo che ne costituiva il piano venne staccata dal muro cui era cementata, e sollevata dalla colonna che la sosteneva. In una cavità al suo interno, Saunière ritrovò alcuni manoscritti del XIII secolo, dando inizio a un affaire ormai centenario. Fino al 1892 infatti, il parroco aveva dovuto arrabattarsi per far quadrare i conti della parrocchia; dopo il ritrovamento delle pergamene, qualcosa cambiò d'improvviso. Saunière le mostrò al vescovo di Carcassonne, poi chiese e ottenne il permesso ed il denaro per recarsi a Parigi e fare esaminare i manoscritti da uno specialista. Nella capitale rimase per tre settimane, dove trascorse gran parte del tempo al Louvre, ed acquistò le riproduzioni di vari quadri, tra cui un dipinto di Nicholas Poussin intitolato Pastori d'Arcadia. Questa tela, realizzata intorno al 1640, rappresentava un sarcofago con l'iscrizione "Et in Arcadia Ego". il sarcofago esisteva veramente a poca distanza da Rennes-le-Chateau, e sebbene, in teoria, Poussin non si fosse mai recato da quelle parti, anche il paesaggio dello sfondo del quadro sembrava coincidere con quello reale. Intanto i lavori alla parrocchia proseguivano; sotto l'impiantito fu rinvenuta una lapide di pietra; essa venne rimossa, ma solo Saunière ebbe modo di vedere cosa celasse. Da quel momento il parroco cominciò a compiere lunghe esplorazioni nei luoghi circostanti finché, qualche tempo dopo, i lavori di restauro ripresero. Ma, questa volta, con grande spiegamento di mezzi: d'improvviso il denaro cominciò a scorrere a fiumi: il sacerdote sembrava ora possederne in quantità illimitata. Saunière acquistò molti terreni circostanti, costruì una passeggiata a semicerchio, e fece edificare una torre che chiamò Tour Magdala in onore di Maria Maddalena. Saunière pagò tutti i lavori di tasca sua, e continuò a disporre di grandi quantità di denaro fino alla sua morte (1917). Da dove veniva quell'improvvisa ricchezza? E perché il sacerdote aveva voluto che sul portale della sua chiesa comparisse la dicitura Terribilis est locus iste, ovvero "Questo è un luogo terrificante". Per quasi settant'anni l'enigma dell'improvvisa ricchezza del parroco rimase relegato tra i misteri locali; poi, nel 1968 Gerard De Sede, esoterista e scrittore specializzato in saggi sui tesori nascosti, raccontò la storia di Saunière nell'intrigante volume Le Tresor Maudit (il tesoro maledetto ). Secondo De Sede, il sacerdote aveva risolto un complicato codice che coinvolgeva, oltre alle pergamene, il quadro di Poussin, giungendo così al nascondiglio di un tesoro maledetto (le ragioni del sinistro attributo non sono perfettamente chiare, ma giustificano la frase Terribilis est locus ist") forse proveniente, tramite i Templari (v.) dal Tempio di Gerusalemme. Grazie al successo di Le Tresor Maudit, il nome di R. balzò d'improvviso alla ribalta. Nel 1970, il giornalista inglese Henry Lincoln, dopo essersi ulteriormente documentato sull'argomento, realizzò tre documentari per la BBC: The Lost Treasure of Jerusalem, The Priest, the Painter, and the Devil, The Shadow of the Templars, che alimentarono l'interesse attorno al caso. Nel corso di alcune interviste con Gerard De Sede, Lincoln si convinse che questi faceva parte di una misteriosa consorteria, il Priorato di Sion, e che nel suo Tresor Maudit aveva volutamente disseminato una serie di indizi, affinché qualcun altro portasse avanti la ricerca. Partendo da questo presupposto, insieme ai colleghi Michael Baigent e Richard Leigh, Lincoln scrisse nel 1982 The Holy Blood and the Holy Grail (Il mistero del Graal): le sue sorprendenti conclusioni sono descritte nel paragrafo Linea di sangue alla voce Graal. L'enorme successo del volume generò una Parte seconda, The Messianic Legacy ( l'eredità messianica, 1986), e una Parte terza, The Holy Place (1991), scritta dal solo Lincoln, che introduce una nuova, affascinante ipotesi. Oltre ai segreti rivelati dai volumi precedenti, i documenti ritrovati a R. ne avrebbero nascosto un altro ancora più inquietante, che neppure il parroco Saunière aveva scoperto. Partendo dalle pergamene e dal quadro di Poussin, decriptando codici segreti dapprima elementari e poi sempre più complessi, Lincoln avrebbe scoperto, sempre intorno a R., le coordinate di una vasta serie di luoghi sacri collegati tra loro da lunghi "leys". Con la logica rigorosa con cui si porta avanti un teorema di analisi matematica, Lincoln riesce a dimostrare come questi primi luoghi siano allineati ad altri, e questi ad altri ancora, fino a formare un decagono perfetto, un’immensa stella a dieci punte perfettamente regolari con al centro il sito di Coustlaussa. Questo vasto territorio costituirebbe un immenso luogo sacro, un incredibile tempio alla Grande Madre (v.) elevato dagli stessi misteriosi costruttori del Neolitico che, in scala di gran lunga minore, avevano edificato Stonehenge (v.), Avebury ed altri siti megalitici d'Europa. Le ipotesi sul Mistero di R. continuano a moltiplicarsi: agli inizi degli anni Novanta i saggi sull'argomento (tra cui R., Capitale Secrète de la France) superavano abbondantemente la cinquantina, e il loro numero continua ad aumentare.

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