DEFINIZIONE:
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Termine con cui la storiografia designa il tentativo operato
tra la fine del XV ed il XVI secolo da personalità e movimenti ecclesiali
diversi di risanare la Chiesa cattolica, rinnovandone la teologia e soprattutto
la pratica devozionale. Sostenuta dal pensiero di esponenti dell'Umanesimo
teologico, come Nicola Cusano, San Tommaso Moro ed Erasmo da Rotterdam (v.), e
dall'opera rinnovatrice di laici, per lo più impegnati nel campo caritativo,
come Sant'Angela Merici e P. Giustiniani, e di religiosi come il cardinale
Gaspare Contarini od i membri delle congregazioni rinnovate o di nuova
fondazione (come i Cappuccini), il piano di R. venne formalizzato per volontà di
papa Paolo III nel Concilium de emendanda Ecclesia (1537), per essere poi
radicalmente riformulato nel corso delle vicende della Controriforma (v.),
avviatesi pochi anni dopo.
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