DEFINIZIONE:
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Complesso di norme che regolano le
cerimonie, specie di un particolare culto religioso. Tuttavia il termine ha
assunto significati differenti, a seconda dei contesti nei quali è impiegato.
Nel linguaggio corrente, designa ogni specie di comportamento stereotipato, che
non sembra essere imposto da qualche necessità o dalla realizzazione di una
finalità secondo dei mezzi razionali. Sono considerati R. le istituzioni desuete
come un cerimoniale sorpassato, e le manie sono spesso annoverate nella stessa
categoria. In realtà tutti questi impieghi della nozione si riferiscono a quello
che designa un comportamento sociale, collettivo, nel quale appare più
nettamente al contempo il carattere ripetitivo del R. e soprattutto quanto lo
distingue dalle condotte razionalmente adattate ad un fine utilitario. Quindi il
r. si presenta come un’azione conforme ad un uso collettivo, la cui efficacia è
almeno in parte d’ordine extraempirico. I R. sono sempre in rapporto con miti
religiosi o sociali, che simboleggiano e mantengono in vita, mentre questi
sostengono, spiegano e giustificano il R. stesso. Il mondo dei R. è immenso, e
penetra il campo della religione, delle diverse forme di magia (v.), della
divinazione (v.) e di pratiche simili, della vita civile, dei gruppi e delle
società. · I R. religiosi mirano, come fine primario, a rendere omaggio alla
divinità, e ad attualizzare il sentimento di fascino esercitato dal sacro, ma
comportano anche un’idea di efficacia talora puramente spirituale (l’unione alla
divinità), talora anche più materiale (la fecondità femminile). · I R. magici
invertono il rapporto tra omaggio ed efficacia, a vantaggio di quest’ultima, che
è allora sempre di carattere materiale. Una forma speciale di R. è costituito
dallo sciamanismo (v.), che consiste in un R. di divinazione accompagnato da
fenomeni di trance. Lo sciamano diagnostica una malattia e le sue cause,
necessariamente spirituali, poi scaccia il demonio dal cuore del paziente per
apportare la guarigione. Lo studio dello sciamanismo ha posto in rilievo una
spetto interessante, in quanto in molti casi questa pratica conferisce
un’occupazione ed uno statuto sociale a persone aberranti. · I R. totemici sono
destinati a far entrare il gruppo in rapporto con una o più specie di animali,
di piante, e perfino di fenomeni naturali, considerati come antenati del gruppo
con i quali si identifica in quel momento. · I R. di passaggio riguardano a loro
volta la totalità delle persone, e rivestono una notevole importanza
nell’integrazione sociale. Tali R. segnano il passaggio di una persona da uno
stato ad un altro. I principali sono quattro: i R. riguardanti la nascita,
l’iniziazione. Il matrimonio e la morte. · Nelle società religiose ed esoteriche
l’importanza maggiore è attribuita al R. di iniziazione, attraverso il quale il
neofita entra a far parte del gruppo. · Altri R. simboleggiano e sottolineano la
distanza sociale, come quelli praticati nel corso della visita di un dignitario
civile od ecclesiastico. La società civile, come quella religiosa, entra in
contatto con il suo sacro mediante R. compiuti, sia nel corso di feste (come la
festa nazionale) sia durante diverse commemorazioni (fine di un conflitto,
anniversari storici). Il R. nell’ambito della Chiesa cattolica ricade nel campo
della Liturgia (v.).
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