DEFINIZIONE:
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Particolare forma liturgica usata nella Chiesa milanese ed il
alcune parrocchie bergamasche, comasche, novaresi e del Canton Ticino
(Svizzera). Le sue origini vengono convenzionalmente attribuite a Sant’Ambrogio,
al quale risalgono certamente il canto a due cori degli inni sacri e dei salmi.
A differenza del rito romano, impiega il battesimo per immersione e non per
infusione, adotta il periodo d’Avvento di sei settimane anziché di sole quattro,
ed è caratterizzato dal fatto che il sacerdote celebrante non si rivolge mai al
pubblico, mentre durante le messe solenni venti persone anziane compiono
l’offerta del pane e del vino. La benedizione delle case avviene nel corso delle
festività natalizie e non pasquali. Nel corso dei secoli sono stati avviati vari
tentativi di abolizione del R.A.: da Carlo Magno (IX secolo), dai pontefici
Niccolò II e Gregorio VII (XI secolo), e dal cardinale Branda di Castiglione (XV
secolo). Il R.A. ha subito qualche innovazione minore subito dopo il Concilio
Vaticano II.
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