DEFINIZIONE:
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Occorre premettere, per la corretta comprensione del
R.S.A.A., che alla base della sua costituzione sta la convinzione che in ogni
generazione umana solo pochi, i cosiddetti giusti, conoscono la verità suprema.
Questi Giusti sono sconosciuti, poveri, non sono dotti, ed appaiono talvolta
come veri giullari di Dio, secondo il concetto francescano. I più piccoli però,
secondo la predilezione evangelica, sono i più prossimi alla conoscenza di Dio.
I gradi ed i roboanti titoli scozzesi non conferiscono affatto la saggezza; sono
solo supporti formali ideati per stimolare l’animo umano ad espandersi, seguendo
l’incitamento dell’Oratio de hominis dignitate di Pico della Mirandola: "Ci
afferri l’animo una santa ambizione di non contentarci delle cose mediocri, ma
di anelare alle più alte e di sforzarci con ogni vigore di raggiungerle, dal
momento che, volendo, è possibile". Chi, perdendo di vista l’essenziale per
inseguire il superfluo, volesse accumulare gradi per alimentare nell’intimo
presunzioni di superiorità, chi cercasse potenza e non liberazione, chi
disprezzasse i piccoli e quelli che non contano, costui sarebbe condannato a
perdere i benefici dell’iniziazione ricevuta, escludendosi dalla Conoscenza.
(Michele Moramarco). Il R.S.A.A. trae origine, secondo lo storico massone R.F.
Gould, da una loggia di maestri scozzesi riunitasi a Londra nel 1733. In quegli
anni, sotto la giurisdizione di un Gran capitolo di Edimburgo, avrebbero preso
corpo alcuni alti gradi, Nel 1748, in Francia, fece la sua comparsa un grado di
Cavaliere d’Oriente, prototipo di vari gradi dell’attuale sistema scozzese. I
Fratelli francesi praticanti gradi supplementari si trovavano senz’altro sotto
l’influenza di A.M. Ramsay, nei cui Discorsi sugli Ordini Cavallereschi in
Massoneria (1737) sollecitò potentemente il risveglio neotemplare. Il fermento
degli alti gradi si diffuse rapidamente agli altri centri esoterici europei ben
consolidati ed orbitanti intorno a personalità massoniche non meno note di
Ramsay. Il primo Capitolo Rosacroce fu fondato a Lione nel 1765; lì viveva J.B.
Willermoz (v.), patrono della Massoneria spiritualista, che era in stretto
contatto con logge d’orientamento neotemplare di Metz (Germania), dov’era in
incubazione il futuro grado di Cavaliere Kadosh. Le rivendicazioni neotemplari
della Stretta Osservanza (v.) influenzarono certamente la formazione successiva
dei gradi cavallereschi scozzesi. La prima codificazione complessiva del nuovo
rito risale al 1786, e viene identificata come Costituzioni di Federico il
Grande, il sovrano prussiano illuminato che pare ne fosse invece del tutto
estraneo. Il primo Supremo Consiglio del mondo si formò a Charleston (South
Carolina) nel 1801, presto seguito da quello francese insediatosi a Parigi nel
1804. Il nuovo Corpo a sfondo sincretistico in 33 gradi si diffuse rapidamente,
come dimostra il Supremo Consiglio formato a Milano nel 1805 sotto la protezione
napoleonica. Poderoso fu lo sviluppo del R.S.A.A. negli Stati Uniti dove, nel
1813, un Supremo Consiglio per la Giurisdizione Nord germinò da quello di
Charleston, insediandosi a Boston ov’è tuttora. Una Giurisdizione Sud veniva
posta sotto la dipendenza del S.C. di Charleston, per poi trasferirsi a
Washington. La figura più importante del Rito Scozzese statunitense fu
sicuramente Albert Pike (1809-1891), un avvocato nativo di Boston ma cresciuto
nell’Arkansas, dove fu iniziato nella Massoneria nel 1850. Combattente nella
guerra contro il Messico e generale dell’esercito confederato nella guerra
civile, esercitò le attività di avvocato e di giornalista a Memphis (Tennessee)
e poi a Washington, dove visse fino alla morte. Qui nel 1859 era stato sospinto
ai vertici gerarchici del R.S.A.A., di cui sistemò i gradi nella forma che è
ancora attuale. Cultore di diritto romano e francese, fu uno studioso delle
lingue sacre, tra le quali l’ebraico, il persiano ed il sanscrito, nonché delle
antiche tradizioni religiose indoiraniche. Autore di Morals and Dogma, un’opera
eclettica in cui traspaiono interessi culturali di ampio respiro, superando
l’orizzonte massonico tradizionalmente collegato a fonti occidentali per poi
dilatarsi, fino ad abbracciare anche la cultura e le tradizioni dell’estremo
Oriente. Il volume risente dello scarso impegno filologico della letteratura
esoterica del tempo e non manca di una certa vena di retorica, ma resta ricca di
ottimo spunti che certo testimoniano le aspirazioni universalistiche del
R.S.A.A. Un’opera grandiosa, che rappresenta un contributo immenso elargito alla
costruzione del Tempio Universale. La fisionomia del rito vede diversi gradi
raggruppati in Logge, Capitoli, Areopaghi, Tribunali e Supremo Consiglio,
secondo lo schema strutturale che segue: I) Logge Azzurre od Officine Simboliche
(dal 1° al 3° Grado). 1) Apprendista, 2) Compagno, 3) Maestro; II) Logge od
Officine di Perfezione (dal 4° al 14° Grado): 4) Maestro Segreto, 5) Maestro
Perfetto, 6) Segretario Intimo, 7) Prevosto o Giudice, 8) Intendente delle
Costruzioni, 9) Maestro dei Nove, 10) Illustre Eletto dei XV, 11) Sublime
Cavaliere Eletto, 12) Gran Maestro Architetto, 13) Cavaliere dell’Arco Reale,
14) Grande Eletto o Sublime Muratore; III) Capitoli od Officine Rosse (dal 15°
al 18° Grado): 15) Cavaliere d’Oriente o della Spada, 16) Principe di
Gerusalemme, 17) Cavaliere d’Oriente e d’Occidente, 18) Cavaliere Rosa Croce;
IV) Areopaghi od Officine filosofiche (dal 19° al 30° Grado): 19) Gran Pontefice
o Sublime Scozzese, 20) Venerabile Gran Maestro, 21) Noachita o Cavaliere
Prussiano, 22) Cavaliere Reale dell’Ascia o Principe del Libano, 23) Capo del
Tabernacolo, 24) Principe del Tabernacolo, 25) Cavaliere del Serpente di Bronzo,
26) Scozzese Trinitario o Principe di Grazia, 27) Gran Commendatore del Tempio,
28) Cavaliere del Sole, 29) Gran Scozzese di Sant’Andrea, 30) Grande Eletto
Cavaliere Kadosh; V) Tribunali: 31) Grande Ispettore Inquisitore Commendatore;
VI) Concistori: 32) Sublime Principe del Real Segreto; VII) Supremo Consiglio:
33) Sovrano Gran Commendatore Generale. Nella citata opera Morals and Dogma di
Albert Pike si legge: "Per i Massoni, ed in particolare per quelli del R.S.A.A.,
essere puri e senza macchia non comporta solo l’impegno volto a saziare la sete
del sapere, ma anche e soprattutto la sincerità di coscienza, la rettitudine del
carattere e la genuina bontà insita nell’animo, doti che si manifestano nei
pensieri e nella condotta che teniamo in ogni istante della nostra vita. Ecco
perché la Massoneria ha preservato e trasmesso, nella loro purezza, le dottrine
cardinali che sono alla base di tutte le religioni. ... e, proprio in forza dei
suoi alti ideali, ha aiutato non poche Nazioni a riacquistare la Libertà. Noi
riaffermiamo che la Massoneria, in presenza dei rinnovati attacchi delle forze
del materialismo e dell’oscurantismo, non prova timore alcuno, anche se resta
incredula e vigilante al cospetto dei diritti calpestati. La sua millenaria
Tradizione è là per rammentarle quante volte altri assalti più furiosi si sono
infranti contro la maestà dell’ideale, sicura dei suoi principi universali di
Fratellanza, Giustizia e Libertà. Ogni Massone del Rito Scozzese deve lasciarsi
guidare sempre da sani principi morali e dalla legge del dovere, non soltanto
nella vita massonica ma anche, e soprattutto, nelle attività che svolge da
profano".
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