DEFINIZIONE:
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Un’antica leggenda narra che Odino restò appeso nove giorni e nove notti
al grande Yggdrasil, l’immenso frassino asse del mondo, affinché gli fosse
donata la conoscenza delle rune. Egli le divulgò poi tra il suo popolo, come
simbolo del sapere e del riconoscimento di tutti i misteri degli dei e degli
uomini. "Io so che sono stato appeso al tronco scosso dal vento nove notti
intere, da una lancia ferito e sacrificato ad Odino, io a me stesso, su
quell’albero che nessuno sa da quali radici si erga. Con pane non mi hanno
saziato, né con corni potori. In basso spiai guardando. Trassi le Rune, cantando
le trassi e ricaddi di là. Nove possenti incantesimi presi dall’illustre figlio
di Boltborr …". Il termine R. significa sussurro, segreto, mistero, e la loro
mitica origine viene fatta risalire a 12.000 anni fa, ovvero all’epoca
dell’ultima glaciazione. Rappresentano un sistema sacro divinatorio della
tradizione nordica, in cui ciascuna R. racchiude in sé un mistero iniziatico
difficilmente sondabile e, secondo la tradizione norrena, dono veicoli di
potere. È sostanzialmente un segno di scrittura degli antichi popoli scandinavi,
germanici e celtici. Tra i diversi alfabeti runici, il più comune è il
"futhark", i cui 24 segni o simboli ricordano molto l'alfabeto etrusco. É
suddiviso in tre famiglie, o gruppi, di otto simboli ciascuno, chiamati Freyla,
Hagal e Tyr, i nomi di tre divinità del pantheon nordico. Esiste anche un
cosmogramma runico, utilizzato per finalità magiche o divinatorie, che distingue
le R. del Sole da quelle della Luna, con suddivisioni precise tra i quattro
elementi, ovvero tra Terra, Aria, Acqua e Fuoco. Esistono quindi anche delle
carte specifiche impiegate a tal fine, anche se gli studiosi prediligono il
sistema originale antico, che vedeva riportati i simboli runici su tavolette di
legno (di nocciolo o di acero) oppure su sassolini. Quanti utilizzavano le R.
erano convinti che ogni simbolo fosse legato ad uno spirito o ad una forza
elementare della Natura (archetipo), che doveva essere evocato e compreso nel
suo specifico significato e secondo determinate regole comportamentali. Un uso
scorretto delle R. comportava, secondo la tradizione, un grave pericolo per lo
sprovveduto o per lo sciamano improvvisato. La Magia runica prevedeva molti
impieghi diversificati dei simboli. Nel Sigrdriformal, o Carme di Sigfrida, sono
elencate R. del sonno, dei rami, della felicità, dell'eloquio, della vittoria,
della mente, della birra, del parto, dell'amore, delle tempeste,
dell'infelicità, di cura, di potenza e di soccorso. La maggior parte della loro
conoscenza è andata purtroppo perduta, anche se l'archeologia sta recuperandone
una buona parte. Questa rivela comunque un quadro decisamente affascinante del
loro impiego magico quotidiano. Si trattava di una Magia priva di frodi e di
illusioni, un mistero incontaminato e puro che rivelava la sua essenza soltanto
a quanti vi si accostavano con estrema umiltà e purezza di intenti. Sono simboli
dell'alfabeto runico: · "t", Teiwaz, del dio Tyr della guerra, legata ai
berserkir, mitici guerrieri lupo; · "i",Isa, materia prima cosmica primordiale
(ghiaccio) con cui gli dei plasmarono l'universo; · "< ", Kenaz, del malvagio
dio Loki, significa infezione, corruzione del corpo fisico dopo la morte; · "g",
Gebô, ricorda l'intreccio delle capanne nordiche, quindi è simbolo di
ospitalità, dono, gioia; · " ", Inguz, danesi, progenie dell'Adamo nordico; ·
"ú > ", Purisaz (o Thurisaz), Troll, spirito malvagio, detta spina del sonno,
con cui Odino colpisce l'uomo facendolo cadere in trance estatica. · f Fehu,
bestiame, il dio Freyr alla porta del solstizio invernale; · u , Uruz, toro
furente; (v. tabella dell'alfabeto completo). Esiste anche una corrispondenza
delle R. accoppiate ai dodici segni dello Zodiaco. Nella divinazione le R.
possono sostituire i tarocchi (v.), con un metodo interpretativo piuttosto
semplice. La runomanzia è trattata dettagliatamente in testi editi dalla casa
editrice Myrrdin, di Milano.
Alfabeto Runico:
F
Fehuu
Uruzw
Purisaza
Ansuz
r
Raidok
Kenazg
GebowM
Wunjo
h
Hacalazn
Naudizi
Isaj
Jera
y
Eihwazp
Perdz
AlgizsM
Sowulo
t
Teiwazb
Berkanae
Ehwazm
Mannaz
l
Laguzd
Inguzo
Opilazd
Dagaz
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