DEFINIZIONE:
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Termine che definisce una dottrina eretica antitrinitaria fondata
da Sabellio di Libia, la cui dottrina si diffuse a Roma tra il 210 ed il 240.
Dando un particolare contributo al Modalismo che, originatosi in Asia Minore con
Noeto, con Prassea si diffuse in Africa ed in Italia all’inizio del III secolo.
IL S., che ebbe particolari sviluppi con Paolo di Samosata, con Marcello di
Ancira e con Fotino, si estinse come scuola eretica organizzata entro il V
secolo, soprattutto a seguito della scomunica di papa Callisto I (218-223) e
delle ripetute condanne emesse da vari Concili nel corso del IV secolo (v.
Fotiniani). Poiché i seguaci del S. ammettevano solo la monarchia, ovvero
l’unità sia della persona che della natura divina, l’eresia venne denominata
Monarchismo, mentre i cristiani ortodossi li chiamarono Patripassiani, poiché
affermavano che il Padre aveva sofferto nella persona del Figli. Secondo la
dottrina del S., Dio è un’unica Persona invisibile (Monade) che assume nomi
diversi a seconda dei diversi aspetti in cui si manifesta: in quanto Creatore
del mondo è Verbo, in quanto si rivela nell’Antico Testamento è Padre,
nell’incarnazione è Figlio, e come santificatore nell’opera di illuminazione
degli Apostoli è Spirito Santo.
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