DEFINIZIONE:
|
Gruppo dissidente dell’ebraismo, sorto all’epoca del II Tempio (V
secolo a.C.). Era costituito da coloni babilonesi, stabiliti nel territorio di
Samaria (v.), dopo la distruzione del 722 a.C. (2 Re 17, 24) e da resti delle
dieci tribù. Secondo una più recente ipotesi, i S. sarebbero diretti discendenti
delle tribù di Efraim e Manasse. Tra i testi biblici accettano solo il
Pentateuco, che conservano in lingua S., una varietà di aramaico-galileo, nel
rotolo detto di Abisa, del XII-XIII secolo. I S. hanno una propria letteratura
liturgica (in aramaico ed ebraico). Nella festa di pasqua praticano tuttora il
sacrificio del capretto sul monte Gerizim.
|