DEFINIZIONE:
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Nella tradizione alchemica il nome del pianeta e del dio degli inferi
assume diversi significati simbolici, quali: piombo, cambiamento provocato da
una forza agente, tratto verticale della Croce (v.), trasformazione o
disgregazione, età adulta e morte. Secondo il Mariani (Introduzione alla pratica
alchemica, Ediz. Bastogi, 1983), "S., la spoliazione, è il più lontano tra i
pianeti dell’antichità classica, quello che in un cerchio compiuto e perfetto
rinchiude tutti gli altri. È l’ultima sfera del mondo a portata di mano: al di
là di S. i cieli sono occupati dalle grandi centrali energetiche che con l’umano
hanno solo indecifrabili riferimenti ed oscuri rapporti che, di volta in volta,
caso per caso, debbono essere stabiliti e fissati con un lavoro che, per il
ricercatore, non può che risultare titanico. È cioè al di là delle capacità
umane. L’intero sistema solare è racchiuso in una sfera di piombo di S., e la
nera matrice del divoratore dei propri figli è quella che da significato alla
manifestazione sublunare. Così l’uomo che non abbia la forza o l’occasione per
sperimentare la vertigine delle vette, che non abbia gli attrezzi per rompere la
sfera di piombo e proiettarsi fuori, nell’abisso di Luce, deve fare i conti con
questo particolare gioco delle energie planetarie e mettere ordine, attraverso
lo studio e l’applicazione pratica dell’Astrologia (v.), nei suoi rapporti con
esse. Semmai solo dopo, se gliene resta il tempo, potrà tentare di spiccare il
salto. S., la Grande Madre, il Mare di Bronzo, la nascita del mondo fisico, che
nella morte l’esplicita sua scadenza ed il suo riflesso, è la trasmutazione
ultima".
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