DEFINIZIONE:
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La filosofia insegnata nelle scuole ufficiali del
medioevo latino. Il pensiero della S. ha un carattere profondamente religioso.
Si tratta essenzialmente di determinare intelligibilità del dato rivelato. Fino
al XII secolo anzi la filosofia non viene distinta dalla teologia, e si fonda
sul principio credo ut intelligam. Le fonti filosofiche di questo primo periodo
(IX-XII secolo) sono rappresentate soprattutto dalle opere di logica di
Aristotele e Porfirio, oltre alla tradizione del platonismo cristiano di
Agostino e Boezio. Anche per tale ragione l'interesse dei filosofi si incentra
eminentemente sulla questione degli universali, e la filosofia è concepita come
applicazione della dialettica (identificata con la logica) alla dottrina
cristiana. Nel XIII secolo, considerata l'epoca d'oro della S., la filosofia
assume una maggiore autonomia rispetto alla teologia, pur restandole
finalizzata. La conoscenza diretta delle opere di Platone e di Aristotele, e la
diffusione dei commenti arabi, determinano un allargamento degli interessi
filosofici dal semplice campo logico al più vasto ambito dei problemi fisici,
psicologici e metafisici. Nella prima metà del XIII secolo domina una sintesi
tra teologia cristiana ed aristotelismo, largamente influenzata e mediata dal
neoplatonismo di Avicenna (Alberto Magno e Bonaventura). Nella seconda metà del
secolo si diffonde invece l'aristotelismo nella forma averroistica e tomistica.
Tommaso d'Aquino si propone di difendere l'ortodossia contro l'averroismo
latino, ricorrendo alla filosofia di Aristotele, ma le sue tesi sono spesso
considerate estremistiche e vengono respinte dall'ortodossia platonizzante.
L'ultimo grande tentativo di sintesi S. è quello di Duns Scoto, tra la fine del
XIII e l'inizio del XIV secolo. La terza fase della S. si apre con il XIV
secolo, e vede un declino dell'interesse metafisico e la nascita di nuovi
indirizzi logici, scientifici e di filosofia politica. La figura più
rappresentativa di tutto il periodo è certo Ockham. Mentre la dialettica si
raffina e si compiace di sottigliezze prima sconosciute, si afferma un nuovo
interesse per il concreto, ed una curiosità scientifica che sembra preludere
alla rivoluzione moderna. Talvolta si parla anche di una Seconda S., per
riferirsi alla rinascita di studi teologici e filosofici ortodossi nel periodo
della Controriforma. Per neo-S. si intende invece il movimento cattolico
prevalentemente ispirato al neotomismo, promosso dall'enciclica Aeterni Patris
di papa Leone XIII.
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